Paola De Micheli è sempre più sola nel Movimento Cinque Stelle. Come successo in passato con Toninelli, i grillini sembrano infatti aver individuato nella titolare dei Trasporti il capro espiatorio della situazione di caos nella quale il Paese è piombato. Offrendola in sacrificio anche a chi punta il dito contro le scuole: la versione prevalente, all’interno del partito pentastellato, è che più della riapertura voluta da Lucia Azzolina sia stata la pessima dei mezzi pubblici a pesare. Dando il via, così, al tiro al bersaglio. 
Possibile che vengano chieste le dimissioni della De Micheli? Al momento, nessuno si è mosso ufficialmente in questa direzione. Ma l’ipotesi, sottovoce, serpeggia già da tempo, con i messaggi sulle affollatissime chat pentastellate a rincorrersi ora dopo ora. A frenare tutti al momento è Giuseppe Conte, che non vuole fare passi falsi. Con il Pd che resta a guardare e che preferirebbe, però, a sua volta evitare scossoni troppo pericolosi.
La De Micheli ha chiarto: “Le linee guida sul trasporto pubblico locale prevedono che dentro 1 metro quadrato ci stiano 5 persone, con mascherina e una validazione dei sistemi di areazione, ma è evidente che l’ immagine che dà questa condizione di vicinanza, soprattutto nelle ore di punta, determina una preoccupazione nelle persone”.Poi ha risposto alla fazione grillina che ne reclama lo scalpo: “Al di là delle polemiche di questi giorni, di queste ore, il governo sta provando a mettere in campo tutte le misure sanitarie ed economiche, per provare a tenere in equilibrio il diritto al reddito e al lavoro con il diritto alla salute, che non possono confliggere. Chiederei a tutti gli attori economici, politici e istituzionali di non far diventare confliggenti, di non trasformare questa vicenda in una battaglia politica che disorienta le persone”.
Salvini si toglie la mascherina in Senato, Calderoli lo riprende: bagarre nella Lega