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Debora Serracchiani, la doppia gaffe sulla diga del Vajont scatena i social

Bufera social su Debora Serracchiani dopo un tweet sul disastro del Vajont dove commette due gravissimi errori. Domenica 9 ottobre è caduto il 59esimo anniversario del disastro del Vajont. Il 9 ottobre del 1963 il distacco di parte del Monte Toc provocò la fuoriuscita di milioni di metri cubi d’acqua dalla diga del Vajont, in Friuli Venezia Giulia. Le vittime furono più di 2000, quasi tutte però nel paese di Longarone, situato più a valle, in provincia di Belluno in Veneto.

Debora Serracchiani

Per ricordare quel tragico evento, la capogruppo del Pd alla Camera e vicepresidente del partito, Debora Serracchiani, pensa bene di pubblicare un post su Twitter. “Non dimentichiamo le vittime e la catastrofe di 59 anni fa con il crollo della diga del Vajont, una tragedia in cui persero la vita oltre 2000 persone. Una ferita per il FVG e per l’Italia intera”. Peccato però che immediatamente in molti le facciano notare che quella diga in realtà non è mai crollata. Anzi, è tutt’ora in piedi e perfettamente funzionante.

Altra aggravante per la Serracchiani è il fatto che, nonostante sia stata anche governatore del Friuli dal 2013 al 2018, non si sia ricordata che la maggior parte delle vittime furono venete e non friulane. E così è partita la bufera social. “Perfetta rappresentazione della classe dirigente dell’Italia in tutta la sua ignoranza e approssimazione”, scrive qualcuno. “L’hai ricostruita tu la diga che non è mai crollata, lo hai fatto quando eri presidente di Regione? Che vergogna”, si indigna un altro.

“Pensare che ti pago 15mila euro al mese mi viene il vomito. Che gentaglia che abbiamo a rappresentarci”, ci mette il carico questo hater. “Che sensazione si prova ad essere analfabeti e ignoranti ma far finta di sapere?”, affonda il colpo un altro. Una tempesta che costringe la protagonista della vicenda a cancellare il suo tweet e a scusarsi. “Chiedo scusa. – cinguetta pentita Debora Serracchiani – Molti di voi hanno segnalato errori nel mio tweet sulla catastrofe del Vajont. Sono stata su quei luoghi, e la verità verso i fatti avvenuti impone di ricordare che la diga non crollò. Gravi furono le responsabilità umane. Giusto ricordare le tante vittime venete”.

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