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Il “Che” Dibba da Fazio: “Non mi candido alle Europee. Lega restituisca i 49 milioni”

Di Battista torna in tv e sceglie la poltrona di Che tempo che fa per parlare di passato, presente e futuro. Sì, da Fabio Fazio, il conduttore più odiato da Salvini, e già questo è un chiaro segnale. Dibba inizia subito dichiarando: “Non mi candiderò alle europee”. Fugato ogni dubbio, quindi. Lo ha già detto in più occasioni, ma lo ribadisce anche nel salotto di Fazio. L’ex deputato M5s, ospite su Rai 1, fa un bilancio dei primi mesi del governo gialloverde, ma senza mai sbilanciarsi in aperte critiche nei confronti della Lega.

Che però, a suo dire, deve restituire i 49 milioni sottratti allo Stato. Ribadisce che la Tav è un’opera inutile, difende il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e, sui migranti, sostiene la linea dello scontro con la Francia, alludendo alla necessità di creare un vero e proprio scontro diplomatico con i cugini….

“Questi primi mesi di governo sono stati molto complicati, ma entusiasmanti: il reddito di cittadinanza, ad esempio, mi entusiasma. Per me è un diritto umano”, spiega Di Battista. Errori? “Ogni tanto noi facciamo qualche gaffe. Penso al ministro Toninelli attaccato dai media per avere sbagliato una foto o una consecutio. Da quando ha parlato di revoca della concessione ad autostrade è stato massacrato… per me c’è la mano di Benetton. Ma deve andare avanti perché è il miglior ministro che abbiamo assieme a Luigi Di Maio”.

Di Battista annuncia, poi, che dopo le elezioni europee ripartirà per un secondo viaggio e questa volta la destinazione sarà l’India, e non il Congo come era stato scritto nei mesi precedenti. Descrive inoltre la sua idea di Europa: “Vorrei che il Parlamento europeo abbia più potere, l’Europa abbia al posto della Francia un seggio permanente al consiglio di sicurezza Onu. E ci siano più diritti sociali”.

Difende l’alleanza con il Carroccio: “La Lega e il M5s sono due forze politiche diverse e sono insieme al governo per una legge elettorale liberticida e perché il Pd ha scelto la strategia del pop-corn decidendo di suicidarsi. La scelta con la Lega era l’unica soluzione possibile”. Ma non esclude, dopo le europee, un “ribaltamento delle forze”, all’interno della maggioranza gialloverde. Quanto alla Tav, rimane fedele alla sua linea: “È la più grossa sciocchezza che possa fare questo Paese. E cioè spendere 20 miliardi di euro quando servono altre infrastrutture”. Bugia.

“Si salvano le vite – afferma in merito ai migranti nel Mediterraneo -. In Questo momento salverei le persone e le porterei a Marsiglia. Finché non si creerà un incidente diplomatico con la Francia, non si risolverà nulla”. In merito al video pubblicato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sulla cattura di Cesare Battisti, l’ex deputato grillino ammette: “È stato un errore, l’ha riconosciuto anche il ministro. Si può sbagliare un video”.

Poi la stoccatina finale all’amico-alleato Salvini, senza fare male però, non sia mai. Di Battista non attacca il ministro dell’Interno neanche sulla questione dei fondi della Lega: “La responsabilità non è di Salvini, ma quei soldi sono di tutti gli italiani e vanno restituiti”.

 

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