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Roma, disabile vola dalla finestra durante un controllo: le accuse della famiglia alla polizia

Un disabile di origini rom vola da una finestra durante un controllo dei carabinieri e si trova ancora in coma. I fatti risalgono al 25 luglio scorso. Ma a raccontarli soltanto adesso è il deputato di Più Europa Riccardo Magi che ha organizzato una conferenza stampa alla Camera insieme alla madre dell’uomo, al suo avvocato e all’associazione 21 luglio che si occupa di tutelare le minoranze. Il protagonista di questa oscura vicenda si chiama Hasib Omerovich di 36 anni e il racconto che i familiari fanno della sua disavventura risulta agghiacciante. Anche se non confermato ufficialmente.

Strano incidente a Roma, le accuse di Riccardo Magi

Secondo quanto raccontano Magi e i suoi familiari, Hasib sarebbe caduto dalla sua finestra al primo piano della sua abitazione popolare situata nel quartiere romano di Primavalle, facendo un volo di nove metri. Tutto sarebbe accaduto durante un controllo della polizia avvenuto perché nel quartiere in molti si sarebbero lamentati del fatto che l’uomo avesse molestato diverse donne. A presentarsi nella loro casa sarebbero stati quattro poliziotti in borghese, probabilmente del Commissariato Aurelio o di Primavalle.

Poche ore prima dell’arrivo degli agenti, sulla pagina Facebook del quartiere era comparso un post con la sua immagine e un commento che non lasciava spazio a troppi dubbi: “Fate attenzione a questa specie di essere perché importuna tutte le ragazze, bisogna prendere provvedimenti”. A quel punto, la sorella di Hasib, anche lei disabile, racconta di essere stata contattata dal proprietario di un bar del quartiere per avvertirla che “qualcuno lo vuole mandare all’ospedale”.

“Hanno suonato, ho aperto la porta. – racconta la sorella di Hasib – Una donna con degli uomini vestiti normalmente sono entrati in casa. La donna ha chiuso la serranda della finestra del salone, hanno chiesto i documenti a mio fratello, hanno fatto le foto, lo hanno picchiato col bastone. Hasib è caduto e hanno iniziato a dargli i calci. È scappato in camera e si è chiuso”. La ragazza sostiene che gli agenti avrebbero buttato giù la porta e aggiunge: “Loro gli hanno dato calci e pugni, lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù”. Effettivamente nella stanza sono state trovate tracce di sangue, un termosifone divelto e un manico di scopa spezzato. La procura di Roma ha aperto un inchiesta contro ignoti per tentato omicidio in concorso.

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