Draghi procederà di Dpcm in Dpcm proprio come Conte. E così, dopo Pasqua, ne arriverà un altro per confermare la stretta. L’ultimo bollettino parla ancora di 551 vittime in un giorno, il numero più alto dalla fine di gennaio. E mentre la campagna vaccinale procede a rilento e imbarazza l’Italia, che rispetto agli altri Paesi (Inghilterra soprattutto) è in ritardo clamoroso, Mario Draghi ha voluto riaprire con largo anticipo il dossier delle misure di contrasto al Covid, che scadono il 6 aprile. (Continua dopo la foto)

Confermerà dunque il sistema regionale dei colori e delle fasce di rischio e varerà un nuovo decreto, al quale il premier vuole arrivare con un percorso di massima condivisione: cabina di regia politica con i capi delegazione dei partiti già nelle prossime ore, confronto con le Regioni e poi con i due rami del Parlamento. Tra i ministri più d’uno si dice convinto che le limitazioni agli spostamenti e la chiusura di tante attività economiche e dei pubblici esercizi saranno prorogate per una o due settimane dopo le vacanze pasquali, ma sono indiscrezioni del Corriere che Palazzo Chigi non conferma. (Continua dopo la foto)

La linea di massima è continuare con le misure restrittive, quindi niente zona gialla ma procedere con la riapertura delle scuole, almeno per i bambini più piccoli. Valutazione delicata, che il premier intende fare la prossima settimana sulla base dei dati aggiornati. Scrive il Corriere: “Il primo obiettivo del presidente del Consiglio è rimandare in classe almeno i bambini più piccoli della scuola dell’infanzia e della primaria, anche in zona rossa, decisione che richiederebbe la modifica del Dpcm firmato il 2 marzo. Anche il decreto legge scade il giorno dopo Pasquetta e ieri il premier ha fatto il primo punto con i vertici del Cts, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli e con il ministro della Salute Roberto Speranza, che resta fermo sulla linea del rigore”. (Continua dopo la foto)