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Coronavirus, approvato l’utilizzo dei droni per controllare spostamenti dei cittadini

Degli smartphone personali utilizzati per monitorare lo spostamento dei cittadini già si era detto, la novità dell’ultim’ora invece riguarda il via libera dell’Enac alle forze dell’ordine ad usare i droni per controllare i movimenti delle persone. Un’ordinanza dell’ente di controllo del volo spiega infatti che il “monitoraggio degli spostamenti dei cittadini potrà essere effettuato anche con i droni”. Nella nota vengono anche fissate alcune regole: dal tipo di dispositivi che possono essere utilizzati alle modalità “per il contenimento dell’emergenza epidemiologica coronavirus”.

Nella nota, come riporta il Corriere, viene specificato che “le operazioni condotte con sistemi aeromobili a pilotaggio remoto con mezzi aerei di massa operativa al decollo inferiore a 25 kg, nella disponibilità dei Comandi di Polizia Locale, potranno essere condotte in deroga ai requisiti di registrazione e di identificazione”. L’Enac ha poi specificato che si potranno effettuare i controlli “anche su aree urbane dove vi è scarsa popolazione esposta al rischio di impatto” e dove “non sarà altresì necessario il rilascio di autorizzazione da parte di questo Ente e non sarà richiesto la rispondenza delle operazioni agli scenari standard”.

Al fine di contrastare la diffusione del coronavirus quindi, fino al 3 aprile “si autorizzano tutti gli Enti di Stato di cui all’art 744 del Codice della Navigazione e delle Polizie Locali dei Comuni italiani, ad operare con propri ‘aerei a pilotaggio remoto’ se impiegati nell’ambito delle condizioni emergenziali dovute all’epidemia Covid-19, nelle aree prospicienti di tutti gli aeroporti civili e identificate come ‘aree rosse’, ad una quota massima di 15 metri”. Dall’Enac si specifica infine che viene però “data sempre priorità al traffico degli aeromobili da/verso gli aeroporti e rimane in capo all’operatore del drone la responsabilità sia di dare precedenza agli aeromobili in volo sia di separarsi da questi ultimi”.

“La possibilità di intervenire anche attraverso ispezioni dall’alto su eventuali assembramenti dovrebbe aiutarci ad avere un deterrente. È necessario però fare appello alla responsabilità di ciascuno di noi”, aveva dichiarato pochi giorni fa il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro.

 

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