Vai al contenuto

E-commerce: nel 2022 nei paesi emergenti varrà 4000 miliardi

La crescita del mercato online prosegue in maniera lineare rispetto al 2017, ma dietro questo trend si cela un forte cambiamento: le nuove tecnologie hanno modificato significativamente i comportamenti dei consumatori, i modelli di business e i processi di vendita segnando una nuova era del retail e dell’economia globale. L’e-commerce sta conquistando anche i Paesi emergenti. Il commercio elettronico è destinato a registrare un vero e proprio boom, dove si prevede da qui al 2022 una crescita sostenuta degli utilizzatori di smartphone, che sarà un fattore abilitante per l’impennata delle vendite di beni e servizi online. A prevederlo è una recente ricerca di The Boston Consulting Group, che parla di una crescita degli utenti internet in quelle regioni dai 2,1 miliardi di persone del 2017 ai tre miliardi del 2022, pari a tre volte il numero degli utenti attivi nelle economie sviluppate. Di conseguenza il valore della spesa influenzata dalla rete si aggirerà intorno ai 4mila miliardi di dollari.

ecommerce-crescita-paesi-emergenti

Leggi anche: Richard Ginori: annuncia il proprio ingresso in Francia con un e-commerce dedicato

Una crescita rilevante se si confronta con il dato del 2017 che si attesta a 2,1 miliardi di utenti. Secondo il report “Digital Consumers, Emerging Markets, and the $4 Trillion Future” elaborato da The Boston consulting Group, tra quattro anni il totale della spesa fatta in rete nei mercati emergenti si aggirerà intorno ai 4mila miliardi di dollari (circa 3500 miliardi di euro). Nei nove Paesi presi in considerazione dalla ricerca (Brasile, Cina, Filippine, India, Indonesia, Kenya, Marocco, Nigeria e Sudafrica) i livelli di sviluppo digitale sono però differenti, accomunati principalmente dal primato degli smartphone, che diventano sempre più lo strumento principale per l’accesso alla rete per nove utenti su dieci.

Le Filippine insieme ai quattro Stati africani presi in considerazione presentano un livello di sviluppo digitale modesto: sono considerati infatti Paesi “Digitally aware”. Il Brasile, l’Indonesia e l’India invece hanno un livello di sviluppo digitale più avanzato e sono valutati Paesi “Digitally advancing”. La Cina è il Paese emergente dove l’e-commerce ha più seguito: la rete influenza il 40% degli acquisti e i guadagni relativi agli acquisti online rappresenta il 20% del totale. Il Paese asiatico, infatti, è considerato “Digitally advanced” e presenta numeri superiori a quelli degli Stati Uniti e a quelli della Gran Bretagna.

Leggi anche: E-commerce: in continua crescita, un trend destinato a rimanere tale

ecommerce-crescita-paesi-emergenti

Nei Paesi dove gli utenti sono più maturi dal punto di vista digitale i beni più acquistati sono vestiti, scarpe, prodotti di bellezza e vacanze, mentre negli altri predominano le prenotazioni dei voli e, in misura minore, gli acquisti di cellulari. La tempesta tecnologica ha trasformato il contesto competitivo: il consumatore guadagna potere e consapevolezza, le tecnologie aprono nuove strade e il mercato diventa sempre più complesso. L’e-commerce continua la sua avanzata con una crescita inarrestabile degli e-shopper, che nel 2022 arriveranno a 2.5 miliardi nel mondo Anche i tassi delle vendite online sono sorprendenti: nel 2021 il loro valore globale sarà di oltre 4.800 miliardi di dollari e la percentuale delle vendite online il 18% del totale. I dati 2018 ci rivelano che il digitale è entrato nella sua fase di rivoluzione, con impatti importanti sullo scenario di mercato e sugli assetti competitivi. Il mercato sta andando proprio in questa direzione, premiando la creazione di esperienze uniche e a misura di ogni singolo consumatore.

Leggi anche: E-commerce: l’Europa promuove l’economia digitale