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Trieste: bruciato cartello contro Draghi, Mentana indignato

Tensione nello studio di La7. Durante lo speciale elezioni di Enrico Mentana, il direttore si collega in diretta con un suo inviato in piazza Unità a Trieste. Mentre il giornalista racconta ciò che è avvenuto in città nelle ultime ore, partono cori di protesta da parte dei manifestanti anti green pass. E un ragazzo brucia anche un cartello con una scritta contro Mario Draghi provocando la reazione indignata di Mentana.

Mentana indignato con i manifestanti di Trieste

L’inviato di La7 riferisce la notizia che i manifestanti guidati da Stefano Puzzer sono riusciti a strappare al prefetto la promessa di un incontro con il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli. Lo scopo è quello di ribadire il loro no al green pass. Contestatori che hanno richiesto anche la presenza del ministro della Salute Roberto Speranza. Anche se sulla sua presenza non ci sono al momento conferme. Intanto dalla piazza partono cori di scherno e protesta nei confronti del premier Mario Draghi che sovrastano la voce dell’inviato.

“Possiamo sentire anche questo. Vai tranquillo. Sentito una volta è ripetitivo”, lo rassicura allora Mentana. La telecamera di La7 inquadra i contestatori che, a quel punto, iniziano ad intonare il coro “venduti” all’indirizzo dei giornalisti di La7. Il direttore sorride nervosamente chiedendo al suo inviato di proseguire nel racconto di quanto accaduto a Trieste. Uno dei manifestanti si avvicina allora alla telecamere cercando di dare fuoco con l’accendino ad un cartello dove sono scritte offese impronunciabili contro il premier.

Il giornalista prova a bloccarlo, ma Mentana gli consiglia di lasciarlo fare. La scena prosegue con l’inviato di La7 che racconta gli ultimi avvenimenti, mentre alla sua destra il cartello contro Draghi prende fuoco. Il ragazzo che lo sventola sorride allegramente, mentre un’altra persona, forse qualcuno della sicurezza, prova a bloccarlo. “Il punto è che non tutta la piazza è d’accordo con Puzzer”, chiosa l’inviato indicando i manifestanti presenti che “non vogliono mollare piazza Unità”. “Un gruppo di accademici della Crusca”, commenta allora uno sconsolato Mentana. Ma intanto le urla proseguono.

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