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Evviva, in Europa non comandano i banchieri!

Dopo la gaffe delle scorse ore, un intervento poco convinto e poco deciso che aveva danneggiato i mercati già scossi dalla crisi coronavirus invece di sostenerli, Ursula von der Leyen è tornata a parlare per invertire la rotta, parlando di “massima flessibilità” nell’applicazione del Patto di Stabilità e per gli aiuti di Stato destinati a far fronte alle conseguenze della pandemia. Un’assicurazione che riguarda ovviamente anche e soprattutto l’Italia, la più colpita in queste ore difficili.

“Siamo pronti ad aiutare l’Italia con tutto quello di cui ha bisogno, in questo momento è colpita severamente dal virus, sosteniamo tutto quello di cui ha bisogno e tutto quello che chiederà. Il prossimo potrebbe essere un altro Stato membro”, ha spiegato la von der Leyen. Aggiungendo poi: “Alcuni controlli possono essere giustificati, ma un divieto generale di viaggio non è considerato efficace dall’Oms e ha un impatto sociale ed economico notevole, oltre a sconvolgere la vita delle imprese e delle persone. Le misure adottate devono essere proporzionate”.Nella comunicazione di Bruxelles sulla flessibilità del Patto di Stabilità, si legge che “la Commissione Ue è pronta a proporre al Consiglio di attivare la clausola di crisi per accomodare un sostegno fiscale più generale. Questa clausola sospenderà gli aggiustamenti di bilancio raccomandati dal Consiglio in caso di recessione severa della zona euro e della Ue. Ogni misura ‘una tantum’ sulla spesa, decisa in relazione alla risposta alla pandemia, sarà esclusa per definizione dal computo del deficit strutturale e non ne sarà tenuto conto quando si valuterà la conformità con lo sforzo fiscale richiesto nell’ambito delle regole esistenti. Inoltre, la Commissione Ue valuterà ogni possibile richiesta sotto la ‘clausola eventi imprevisti’, usando il massimo della flessibilità delle regole Ue”.“Si allargano le regole in tanti settori, consentendo agli Stati interventi straordinari” ha poi specificato il commissario Ue Paolo Gentiloni commentando la comunicazione Ue. “È importante che tutti gli italiani sentano che la Ue prende decisioni utili, la comunicazione di oggi mette tutti gli Stati in condizione di fare le loro scelte di bilancio, di sostegno alle imprese in difficoltà, di riduzione dei rischio occupazionali, di sostegno al sistema sanitario, di prendere tutte le decisioni necessarie”.

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