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Facebook, nuovo scandalo: dati condivisi con big cinesi della tecnologia

Nuovo scandalo per Facebook, a pochi mesi dalle vicende di Cambridge Analytica. A puntare nuovamente il dito verso il colosso di Mark Zuckerberg è il New York Times che, in un recente articolo, rivela come Facebook abbia condiviso dati con i big del settore tecnologico, tra i quali anche aziende cinesi considerate un pericolo per la sicurezza dall’FBI. Pronta, come sempre, la risposta del CEO del social network in blu che, comunque, rischia di ritrovarsi nuovamente sommerso dalle polemiche relative alla sicurezza per la propria privacy.

Facebook, dati condivisi con i colossi del tech: nuova bufera in arrivo

Facebook è di nuovo nel mirino dei media dopo che il New York Times ha rivelato come l’azienda di Menlo Park abbia condiviso per anni i dati dei propri utenti con i principali big del tech, tra cui anche colossi cinesi considerati un pericolo per la sicurezza dall’FBI. In particolare, le partnership “sotto accusa” sarebbero quelle con Lenovo, Oppo, TLC e soprattutto Huawei; quest’ultima, infatti, è stata più volte additata dall’intelligence statunitense come pericolosa per la sicurezza nazionale, tanto da sconsigliare ai cittadini l’acquisto di device da essa prodotti. Il colosso cinese Huawei riceve ogni anno miliardi di dollari da Pechino al fine di affermare la propria presenza in buona parte del Pianeta. Ma cosa prevedevano gli accordi e quando sono stati stipulati?

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Stando al New York Times, la partnership tra Facebook e le società tecnologiche sarebbe iniziata già nel 2007, quando ancora non esistevano store per applicazioni e le funzioni legate ai social network (widget, pulsanti di condivisione o like, ecc… ) venivano integrati direttamente nei dispositivi. La condivisione di dati personali degli utenti sarebbe continuata negli anni, anche se da Facebook precisano che il termine era fissato per questa settimana e che tutti i dati sono sempre rimasti sui device e non sui server. Nonostante questo, e alla luce di quanto successo con Cambridge Analytica, sono tanti gli utenti che in queste ore si stanno chiedendo quale sia la sorte delle informazioni raccolte da Facebook…

Facebook e gli accordi con i big cinesi: reazioni e risposte dall’azienda

Dopo l’articolo del New York Times, sono state immediate le reazioni di alcuni rappresentanti degli Stati Uniti. John Tune, Senatore Repubblicano del Sud Dakota, ha affermato di volere dal colosso di Menlo Park delucidazioni sulle partnership con i colossi cinesi del tech. “Facebook sta imparando con lezioni molto difficili che una trasparenza significativa è uno standard decisamente elevato da soddisfare” – ha detto. Mark Warner, senatore della Virginia, ha invece commentato “Non vedo l’ora di sapere come Facebook abbia assicurato che le informazioni dei propri utenti non venissero inviate a server cinesi”.

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Immediata la risposta dell’azienda di Mark Zuckerberg: “Tutte le integrazioni di Facebook con Huawei, Lenovo, Oppo e TCL sono state tenute sotto controllo fin dall’inizio e Facebook ha approvato tutto ciò che è stato realizzato” – ha dichiarato Francisco Varela, vicepresidente del colosso di Menlo Park – “Visto l’interesse del Congresso, volevamo chiarire che tutte le informazioni di queste integrazioni con Huawei erano archiviate sul dispositivo, non sui server di Huawei” – ha concluso.

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