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Facebook sul posto di lavoro? Non è più vietato, grazie a Facebook Workplace

Facebook continua a correre, espandendosi ogni giorno con nuovi progetti, collaborazioni e investimenti.
Il suo fondatore, Mark Zuckerberg, esplora ogni ambito della collettività e della contemporaneità per offrire servizi innovativi. Per questo, il successo di Facebook Workplace non risulta certo una novità.
Lo “spin off” di Facebook rappresenta un punto di svolta in ambito lavorativo, confermando il successo del social network con 30mila adesioni aziendali, tra le quali spiccano colossi come Walmart, Heineken e Spotify.
L’Italia ha accettato di buon grado la versione rivolta alle imprese, contribuendo al successo con nomi quali Granarolo e Unes, entusiasti dell’applicazione. Ma come funziona esattamente Facebook Workplace e qual è il segreto dell’ennesimo trionfo di Zuckerberg?

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Facebook Workplace: strumento di lavoro

Se fino a qualche anno fa era ritenuto oltremodo scorretto navigare sul web durante l’orario di lavoro, era assolutamente vietato utilizzare Facebook. Fonte di distrazione, considerato più che dannoso per la produttività, era addirittura bloccato dai pc aziendali, impedendo l’accesso anche agli ostinati temerari.
Adesso la situazione si è ribaltata: anche perché Facebook Workplace permette la coordinazione del lavoro dei dipendenti. É utile anziché distrarre, è consigliabile usarlo invece di evitarlo.
Secondo il sito ufficiale si tratta di un nuovo modo di interagire con colleghi e datori di lavoro. Facebook Workplace è stato infatti concepito come uno strumento che facilita la comunicazione sul posto di lavoro, visto che i nuovi network come Whatsapp o lo stesso Facebook venivano utilizzati a supporto di alcune azioni come inviare file, documenti o condividere informazioni attraverso chat di gruppo.

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Il successo mondiale

Facebook workplace arriva quindi in aiuto alle necessità aziendali. Rispetto agli altri social network, comunque utilizzati sul posto di lavoro, questo è stato creato apposta. E vista la grande adesione, pare proprio che Zuckerberg abbia fatto centro un’altra volta.
Ad oggi sono già 30mila le aziende che lo utilizzano, sono circa 1 milioni i gruppi creati, sparsi per le 79 lingue utilizzate in tutto il mondo. I paesi dove ha spopolato sono stati India, Stati Uniti, Norvegia, Regno Unito e Francia. Da pochi mesi, Facebook Workplace hai preso piede anche in Italia, con un successo crescente.
Prima c’era Slack, ma Facebook Workplace lo ha prontamente rimpiazzato.
D’altra parte, la quotidianità che ci vede sempre connessi non può ignorare quanto tempo passiamo o avremmo voglia di passare su Facebook. Zuckerberg se ne è reso conto giusto in tempo per creare l’ennesima piattaforma che ha rivoluzionato anche il modo di comunicare in azienda, rendendo la connessione digitale più produttiva e al servizio dell’ambito lavorativo.