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Sport in lutto, addio a un’icona del calcio

Fausto Mazzanti morto calciatore

Ultimo saluto a una vecchia gloria del calcio. La comunità di Fano piange Fausto Mazzanti, morto ieri mattina, 28 novembre, all’età di 72 anni. Era ricoverato da qualche mese a Piobicco, in provincia di Pesaro-Urbino, per l’avanzare dell’Alzheimer di cui soffriva. Mazzanti ha fatto le fortune della Vis Pesaro, tra la neonata Serie C2 degli anni Settanta e la Serie D. Classe 1951, aveva militato nell’Alma Juventus Fano e poi con la squadra di Pesaro. Difensore roccioso, giocò le migliori stagioni tra il 1971 e il 1974, sotto la guida degli allenatori Landi, Ludovichi, Castellini, Campi, Becchetti, Ansaloni e la dirigenza Bellagamba-Nicolini-Scavolini.
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Come è morto l’ex calciatore Fausto Mazzanti

L’ex giocatore granata, Giovanni Mei, ricorda l’esperienza condivisa con Mazzanti nelle giovanili del Torino: “Oggi, quando ho saputo la notizia m’è venuto da piangere. Al di là delle doti calcistiche, era una persona eccezionale, di grande rispetto per gli altri. Fino a non molto tempo fa ci vedevamo spesso, facevamo lunghe camminate insieme. Sulla malattia ci scherzava su, facendo discorsi lucidi: me lo dicono i dottori che sono malato, ma io mi sento benissimo, diceva. Avevamo anche fatto tanti provini insieme. A Bologna eravamo andati in quattro: io, lui, Camborata e Canestrari. All’ultimo avevano preso me e Canestrari. Sono molto legato alla famiglia di Fausto, anche perché il padre credeva molto in me”.

L’ex dirigente della Vis Pesaro, Guerino Amadori, lo ricorda così: “Timido, di poche parole, molto educato, giocava da libero classico. Aitante, aveva piedi buoni ed era forte di testa. Un esempio per tutti: in occasione delle partite, entrava in campo per il riscaldamento un quarto d’ora prima di tutti gli altri“.
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