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La Rai non vuole ascoltare Fedez, lui invia una mail con le emoji di 3 pagliacci

La telenovela Fedez-Rai si arricchisce di un altro capitolo. Un capitolo decisamente social. Come è ormai noto, il cantante aveva chiesto di essere ascoltato in Commissione di Vigilanza Rai dopo le polemiche sul concertone del Primo Maggio e dopo che la Commissione aveva audito il direttore di Rai3 Franco Di Mare. Alle accuse di diffamazione lanciate dalla Rai è seguita poi la decisione di querelarlo. Ma la richiesta di Fedez è stata rifiutata. Si è deciso, comunque, di scrivere a Fedez per chiedergli una memoria sui fatti pre-concertone, per comprendere le sue ragioni. Gli è stato detto di inviarla via mail. E lui come l’ha presa? Male. Ma con ironia: ha infatti risposto sì via mail, ma dentro c’erano tre emoji a forma di pagliaccio. Per sintetizzare bene il tutto. (Continua a leggere dopo la foto)

Ad inviarla al presidente della Commissione di Vigilanza Rai è stato proprio il rapper che ha risposto così alla richiesta della bicamerale di inviare una sua memoria sui fatti accaduti prima dell’intervento del rapper sul palco del Concertone. Una mail di cui il presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini, ha informato i commissari oggi durante le audizioni in corso sul ruolo e la funzione della Rai in relazione ai cambiamenti del mercato audiovisivo, commentandola così: “La Commissione parlamentare di Vigilanza ha rispettato Fedez, mentre lui non rispetta le istituzioni. Sono amareggiato“. (Continua a leggere dopo la foto)

Solo ieri 25 maggio e dopo aver appreso dell’audizione negata, Fedez aveva commentato: “Paura eh! Questi erano quelli del ‘serve un contraddittorio’”. Poi ha aggiunto, riferendosi alle parole con cui il segretario della commissione bicamerale, Massimiliano Capitanio della Lega, aveva annunciato lunedì la querela della Rai nei suoi confronti: “Il leghista che ieri ha annunciato la querela della Rai nei miei confronti diceva questo: ‘Ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in Vigilanza’ e oggi si rifiutano di ascoltare la mia versione dei fatti in commissione di Vigilanza Rai. Ne prendo atto. Non credo ci sia nulla da aggiungere”.

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