Francesco Lollobrigida nella bufera politica e mediatica dopo le sue ultime dichiarazioni. Il ministro dell’Agricoltura, nonché cognato del premier Giorgia Meloni perché sposato con sua sorella Arianna, riesce a spiazzare tutti durante il suo intervento al congresso nazionale della Cisal, il sindacato più vicino al centrodestra. Ebbene, senza alcun pelo sulla lingua, Lollobrigida tocca il tema della bassa natalità che da qualche anno flagella i Paesi occidentali come l’Italia. La soluzione per lui è naturalmente quella di incentivare le nascite, non certo puntare su quella che definisce come “sostituzione etnica”. Parole che spingono il Fatto Quotidiano a pubblicare una vignetta contro la moglie di Lollobrigida, ritenuta però offensiva. E il presidente del Senato Ignazio La Russa insorge contro il direttore Marco Travaglio.
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“Dobbiamo pensare anche all’Italia di dopodomani. – queste le dichiarazioni di Francesco Lollobrigida che stanno provocando un putiferio – Per queste ragioni vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica. Le nascite non si incentivano convincendo le persone a passare più tempo a casa, perché si intensificano i rapporti, come ha sostenuto qualcuno. Non è quello il modo. Il modo è costruire un welfare che permetta di lavorare e di avere una famiglia, sostenere le giovani coppie a trovare l’occupazione”. Ma la vignetta del Fatto sulla moglie Arianna è forse esagerata come reazione.

La vignetta del Fatto contro Arianna Lollobrigida
Sull’edizione del Fatto Quotidiano del 20 aprile compare infatti una vignetta disegnata da Natangelo, vignettista di fiducia di Marco Travaglio. Nel disegno si vede una donna, Arianna la moglie di Lollobrigida, infilata sotto le lenzuola del suo letto di casa insieme ad un uomo di colore che le domanda preoccupato dove sia il marito in quel momento. “Tranquillo, sta tutto il giorno fuori a combattere la sostituzione etnica”, risponde lei ironicamente.