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Ucraina, la gaffe di Che tempo che fa: posta video fake sui social

Dalla notte dei tempi è noto che in tempo di guerra la disinformazione e le fake news possono essere all’ordine del giorno. Spesso sono direttamente le parti in conflitto a propagare notizie false e fuorvianti allo scopo di mettere in difficoltà il nemico. Altre volte, è l’enorme flusso di informazioni, immagini e video non verificati a trarre in inganno i mass media. Quest’ultimo è proprio il caso di Che tempo che fa, la trasmissione di Rai 3 condotta da Fabio Fazio, che pubblica sui suoi canali social un video sull’Ucraina che risulta essere una bufala. A farlo notare è il quotidiano Open diretto da Enrico Mentana, non certo schierato contro Fazio.

Gaffe di Che tempo che fa sull’Ucraina

Se a scendere in campo è il più noto debunker di Open, David Puente, vuol dire che stavolta Che tempo che fa l’ha combinata proprio grossa. Il 25 febbraio scorso la redazione del talk show condotto da Fazio tutte le domeniche, posta infatti su Facebook un video della durata di circa un minuto che immortala un padre mentre saluta emozionato la sua bambina. “Un padre, che resta a combattere contro l’invasione russa, saluta tra le lacrime sua figlia, in partenza per la safe zone”, si legge nella descrizione aggiunta da Che tempo che fa.

Peccato però che, come fa notare Puente, il video risalga a molto tempo prima dell’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. E che sia stato girato nella località di Gorlovka, vicino alla città separatista di Donetsk. Proprio nei giorni dell’evacuazione di donne e bambini verso la Russia per salvarli dai bombardamenti delle milizie ucraine. Insomma, l’esatto contrario di ciò che gli autori del post volevano testimoniare.

Come ha scoperto Open, il video in questione era stato condiviso su Twitter già il 21 febbraio scorso dall’account @AleksKarpushev. Prima dunque dell’inizio dell’operazione di guerra russa. E la descrizione in quel caso recitava in cirillico: “Evacuazione di Gorlovka. Scena straziante”. Evacuazione dei civili russi che sarebbe iniziata il 18 febbraio.

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