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Galimberti contro i no vax: “Un reato non vaccinarsi? Perché no”

Il filosofo Umberto Galimberti non è certo nuovo a pesanti uscite contro quei cittadini italiani che hanno deciso di non vaccinarsi contro il Covid. Galimberti è spesso ospite delle trasmissioni di La7. In questo caso, nella serata di lunedì 3 gennaio. Il professore è collegato in diretta con lo studio di In Onda, il talk show di La7 condotto dal duo formato da Concita De Gregorio e David Parenzo. Galimberti è convinto che si debba ricorrere all’obbligo vaccinale. Ma, non contento, replica ad un’osservazione di Parenzo dicendosi favorevole al rendere un reato la mancata vaccinazione.

Umberto Galimberti a In Onda

“Magari la musica sconfigge il Covid, che ne sappiamo?”. Così la De Gregorio si rivolge al suo ospite dopo un servizio molto toccante sui bambini, appena mandato in onda. Il filosofo le dà ragione, ma subito dopo aggiunge che “per sconfiggere il Covid non c’è altra strada che i vaccini. Io fin dall’inizio ho detto che l’obbligo vaccinale doveva essere esteso. – si infervora il filosofo – Si è discusso moltissimo sui no vax e sui si vax. Ma non è una questione di differenza di opinioni”.

“È che i no vax infettano. Questo lo vogliamo capire o no? Hanno una responsabilità sociale enorme. – picchia durissimo Umberto Galimberti – E non può essere la loro convinzione mentale, la loro persuasione a consentire loro di infettare il resto della società e costringerla ad una vita claustrale perché loro la pensano diversamente. No, non è possibile questo. Quindi obbligo vaccinale”, taglia corto il professore.

“Detta così dottor Galimberti potrebbe sembrare un suggerimento a far diventare quasi reato il non vaccinarsi”, chiosa allora Parenzo con il sorriso sulle labbra. Anche il conduttore sembra spiazzato dalla veemenza del suo ospite. Ma il filosofo lo prende in parola: “E perché no!”. Insomma, per Galimberti sarebbe auspicabile l’introduzione del reato di mancata vaccinazione.

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