Tragico destino quello toccato in sorte a Giampiero Pani. L’avvocato e scrittore torinese di 63 anni è infatti morto sabato pomeriggio durante un lancio con il paracadute effettuato allo Sky Dream Center di Cumiana. Ancora da chiarire ufficialmente le cause dell’incidente. Ma ciò che sembra certo al momento è che il paracadute non si sia aperto. Resta da capire il perché, se per un errore umano o per un malfunzionamento. Pani aveva uno studio legale in piazza Castello a Torino. Lascia due figli di 18 e 22 anni e la moglie Silvia Damilano, consigliera comunale della lista Torino Bellissima.
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Morto Giampiero Pani
Secondo quanto si apprende, Giampiero Pani si è lanciato insieme ad un gruppo di amici intorno alle ore 16 di sabato. Ma quel maledetto paracadute non si è aperto. Ora sono i carabinieri di Cumiana, vicino Torino, ad indagare sull’accaduto. Anche se sul corpo dello scrittore morto non è stata disposta l’autopsia. L’uomo era considerato molto esperto, visto che effettuava lanci da ben 33 anni. Oltre ad essere uno stimato avvocato, Pani aveva anche avviato la carriera parallela di scrittore con il romanzo ‘Nordovest bardato di stelle’, pubblicato dalla Neos edizioni. Lui stesso, con molta riservatezza, si definiva un “raro caso di avvocato dalla personalità timida e ritrosa, avrebbe preferito omettere informazioni biografiche, oppure darne di false o irrilevanti”.

Il paracadute non si è aperto
“Da terra hanno visto che non si è aperto regolarmente il paracadute principale e a quel punto Giampiero Pani, come prevedono le procedure di emergenza, ha sganciato il primo paracadute e ha azionato il secondo. – racconta ancora scosso il direttore della scuola di paracadutismo, Roberto Lomonaco – Ma ormai era troppo in basso perché si potesse evitare la disgrazia. Il secondo paracadute lo si deve aprire sopra i 200 metri. Ci si lancia sempre con due paracaduti per far fronte ad un problema come quello accaduto sabato”.