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Reddito di cittadinanza, la Meloni lo boccia: “È una misura sbagliata”

Conferenza stampa fiume quella tenuta da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi per presentare il contenuto della manovra economica appena approvata dal suo governo. In attesa delle inevitabili modifiche che verranno apportate in Parlamento, il presidente del Consiglio esulta, convinto che il provvedimento possa venire incontro ai bisogni economici degli italiani, colpiti da una crisi senza precedenti. Ad ogni modo, il premier decide di tenere la barra dritta sull’eliminazione del reddito di cittadinanza che considera senza mezzi termini una “misura sbagliata”.

Giorgia Meloni boccia il reddito di cittadinanza

“In Consiglio di ministri non ho visto egoismi, di questo devo ringraziare il governo e i leader dei partiti. – così Giorgia Meloni in conferenza stampa – Speriamo che la manovra possa essere migliorata in Parlamento dai componenti della maggioranza ma anche dell’opposizione e che ci sia un atteggiamento responsabile. Sul reddito di cittadinanza manteniamo un impegno. – sottolinea il premier – Noi abbiamo sempre detto che è una misura sbagliata, che mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi no. È questa la filosofia da cui muoviamo. Avremo avuto bisogno di più tempo per una riforma complessiva, che faremo. In un mese non potevamo farlo”, si giustifica.

Prima della conferenza stampa però la discussione all’interno dell’esecutivo sul reddito di cittadinanza è stata serrata. L’intenzione iniziale di Giorgia Meloni era di eliminarlo definitivamente per le persone occupabili già a partire dall’1 gennaio 2023. Poi il premier ha cambiato rotta al termine di una riunione svoltasi a Palazzo Chigi a metà pomeriggio di lunedì 21 novembre. Presenti all’incontro, oltre alla Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e quello del Lavoro Marina Elvira Calderone. Ed è proprio quest’ultima, secondo un retroscena di Repubblica, ad aver fatto notare che “l’impatto sarebbe devastante” se si cancellasse subito il reddito di cittadinanza. “Il 2023 potrebbe essere un anno di recessione. È complicato chiedere a chi non è occupato di trovare un lavoro nel 2023, in piena recessione”, avrebbe spiegato il ministro.

Contro l’intenzione di Giorgia Meloni di mettere le mani sul reddito di cittadinanza si ribella anche Giuseppe Conte. “Siamo disposti a tutto per arginare questo piano folle, anche a scendere in piazza. – minaccia il leader del M5S – Noi non getteremo mai la spugna. Vediamo se saremo i soli o se altre forze politiche risponderanno presente”. Sentite le critiche, il premier si sarebbe convinto a rinviare di qualche mese la riforma. Ma la sua considerazione sul fatto che il reddito sia una “misura sbagliata” resta intatta.

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