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Reddito di cittadinanza, Meloni risponde a Conte e Letta: “Le manifestazioni di piazza non mi spaventano”

La manovra economica appena approvata dal governo non piace affatto alle opposizioni. La conferenza stampa fiume, in cui il premier Giorgia Meloni ha illustrato i punti più importanti del provvedimento, non deve evidentemente aver fatto breccia nei cuori di Enrico Letta e Giuseppe Conte, leader rispettivamente di Pd e M5S. Ma il premier risponde duramente agli avvertimenti bellicosi lanciati dai suoi avversari politici.

Reddito di cittadinanza, Meloni risponde a Conte e Letta

“Sabato17 la nostra manifestazione contro una manovra improvvisata e iniqua. – scrive su Twitter Enrico Letta dopo la conferenza stampa della Meloni – Inadeguata rispetto al rischio recessione e all’impennata dell’inflazione. Lo avevamo anticipato nella nostra Assemblea di sabato. Ora, dopo le decisioni di ieri lo confermiamo con ancora più convinzione”.

“È disumano tagliare il reddito di cittadinanza a chi ha grosse difficoltà di ricollocamento. – aveva avvertito invece ieri Giuseppe Conte – Il Movimento 5 stelle è pronto a tutto, anche a scendere in piazza. Io spero che tutte le forze politiche che hanno a cuore le persone in difficoltà si uniscano in questa battaglia. Siamo disposti a dare battaglia in tutte le sedi istituzionali e anche nelle piazze se il governo andrà avanti nello smantellare il reddito che è la misura più di sinistra degli ultimi 30 anni”.

“Sono sempre stata coerente” in merito alle posizioni espresse sul reddito di cittadinanza. Così Giorgia Meloni replica a chi gli domanda la sua impressione sulle dichiarazioni espresse da Enrico Letta e Giuseppe Conte. “Capisco che scelte di visione possano non piacere. – prosegue il premier – Sull’opposizione che scende in piazza non ho nulla da dire, fanno il loro lavoro. Non so se scendono per difendere il reddito, ma se non ricordo alla prima versione votarono contro. Noi siamo stati votati per un programma che metteremo in atto. Il Movimento 5 Stelle diceva che ‘grazie a noi avete sistemato le vostre case’, quando nelle casse dello stato c’erano 40 miliardi. Figuratevi se sono una che si fa spaventare dalle manifestazioni di piazza che sono una parte importante della vita democratica, ben vengano”, aggiunge il presidente del Consiglio.

Ma anche Carlo Calenda non è convinto dalla posizione massimalista presa dal segretario del Pd. “Enrico, fare manifestazioni contro la manovra senza proporre un’alternativa è esattamente l’opposizione che la destra si augura di avere. – cinguetta il leader di Azione – Vi manderemo il documento di dettaglio sulle proposte per una contromanovra più equa e giusta. Lavoriamoci insieme”.

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