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Giulia Cecchettin, l’ipotesi della famiglia legata alla tesi di laurea

Le speranze sembrano affievolirsi nel caso della scomparsa di Giulia Cecchettin, e il padre, Gino, esprime il suo profondo dolore e la crescente rassegnazione di fronte all’incertezza che circonda la sorte della figlia. Le sue parole, condivise da Repubblica, trasmettono un mix di disperazione e speranza che si scontra con la dura realtà della situazione. Emerge da parte della famiglia un’ipotesi, dopo che gli inquirenti hanno chiesto di visionare il computer della ragazza, ovvero che per Filippo la laurea della ex fidanzata fosse un problema e che abbia tentato di allontanarla allo scopo di farla saltare. Intanto Giulia è stata cancellata dall’elenco dei laureandi.
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Salta la laurea, l’università cancella Giulia dalla lista dei tesisti: l’ipotesi dei parenti

Nel corso della giornata di domani, Giulia Cecchettin avrebbe dovuto presentare la sua tesi in ingegneria biomedica. Tutto era preparato a casa sua per la celebrazione, e sabato, durante la sua uscita con Filippo Turetta, si era dedicata all’acquisto delle scarpe per l’occasione. Tuttavia, arriva ora una notizia che provoca un brivido: secondo l’università di Padova, Giulia è stata cancellata dall’elenco dei laureandi che avrebbero dovuto discutere la tesi. Ciò sembra essere dovuto al fatto che la relatrice ha ricevuto l’ultima versione della tesi venerdì scorso e avrebbe dovuto restituirla approvata lunedì. A quanto pare, la procedura successiva avrebbe richiesto a Giulia di caricare la tesi sul portale dell’università, ma questo passaggio non è mai avvenuto. Lo zio di Giulia ha parlato di una tesi alternativa all’aggressione: “Quello a cui pensiamo è che Filippo abbia fatto questo per laurearsi negli stessi tempi e non vederla andare via. Va bene comunque, si laureerà più avanti, basta che tornino tutti e due, faremo la festa per tutti e due allora. Anche Filippo merita la sua festa di laurea”.

Gino Cecchettin, le ultime parole di Giulia

“Non riesco ad immaginare di entrare in casa e non sentire più: ‘Ciao papino‘”, scrive Gino Cecchettin su Facebook, un messaggio che rivela una paterna rassegnazione e la triste accettazione della possibile perdita. Nelle sue dichiarazioni a Repubblica, Gino si sforza di mantenere una speranza, ma la realtà dell’assenza prolungata di notizie sta lentamente erodendo le sue forze: “Da genitore ci spero sempre anche se, man mano che il tempo passa, faccio sempre più fatica perché non si riesce a trovarli. Mi manca la sua voce, più passa il tempo e più faccio fatica”.

Le autorità continuano ad impegnarsi nelle ricerche, ma il padre esprime la sua crescente preoccupazione: “Le forze dell’ordine stanno lavorando, in tanti si stanno impegnando. Mi manca la sua voce, più passa il tempo e più faccio fatica“. Gino parla di Giulia con amore, ricordando la figlia attraverso l’immagine della sua voce e dei suoi affettuosi saluti: “Sa quello che vuole. Ci manca, spero torni a casa e mi dica ‘Ciao papino’, come è solita chiamarmi lei, anche se sono grande e grosso. Mi manca la sua voce e quel vezzeggiativo”.

L’ultimo momento insieme: “Abbiamo pranzato e…”

La testimonianza di chi ha sentito la figlia urlare aggiunge una dimensione di terrore all’incertezza della situazione, e Gino riflette sulla normale giornata che ha trascorso con Giulia poco prima della sua scomparsa: “Sabato abbiamo pranzato, poi io sono andato al cimitero, da mia moglie, e avevo delle commissioni da sbrigare. Quando sono tornato a casa lei era uscita, doveva andare fuori per cena. Ma mai avrei potuto immaginare”.

Le indagini degli inquirenti presentano un quadro contrastante, cercando i due ragazzi “vivi,” ma con la dinamica di chi cerca anche un possibile cadavere. Le ricerche si estendono in diverse direzioni, coinvolgendo sommozzatori nel Brenta e elicotteri nel cielo. Mentre la speranza vacilla, la comunità e le forze dell’ordine continuano a mobilitarsi nella speranza di trovare Giulia Cecchettin e risolvere il mistero della sua scomparsa.

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