La breve luna di miele tra il governo Meloni e i mercati finanziari è terminata? Sembrerebbe proprio di si, almeno a giudicare dalle preoccupazioni manifestate recentemente da Bloomberg che ha ripreso uno studio di Moody’s in cui si definisce il nostro Paese come l’unico che, nel giudizio emesso dall’agenzia di rating, si piazza soltanto un gradino sopra il livello più basso, chiamato in gergo “investment grade”.
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Mercati contro il governo Meloni: i dubbi di Moody’s
Spiegato in parole povere, se il debito pubblico di un Paese dovesse scivolare sotto questo livello a cui al momento è aggrappato il governo Meloni, i grandi fondi internazionali non potrebbero più comprare sui mercati i titoli che quel Paese emette. A quel punto, il Paese in questione sarebbe costretto ad offrire un rendimento su suoi titoli molto superiore e con un maggiore esborso per le casse dello Stato che si riverserebbe sul debito pubblico, spiega Moody’s.

Per questo motivo il declassamento dell’Italia paventato da Moody’s deve suonare come un campanello d’allarme per il governo Meloni. Chi investe sui mercati, infatti, è preoccupato dallo stato di avanzamento della realizzazione del Pnrr, visto che Palazzo Chigi ha messo in dubbio la possibilità di riuscire a spendere entro il 2026 tutti i 209 miliardi promessi dall’Unione europea.