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Scontri a Hong Kong, la Cina blocca Joshua Wong: l’attivista non può arrivare in Italia

A Hong Kong, per il secondo giorno consecutivo, regna la violenza in strada. La notizia che però ci riguarda più da vicino è che la Cina ha bloccato la partenza per l’Italia di Joshua Wong: l’attivista simbolo della rivolta democratica avrebbe dovuto essere a Milano su invito della Fondazione Feltrinelli per un evento il 27 novembre. In una nota, l’ufficio del portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha ribadito l’opposizione da parte di Pechino a quelle che percepisce come “interferenze” nelle vicende di Hong Kong da parte di “governi, organizzazioni o individui stranieri”.

Come riporta Repubblica, già nei giorni scorsi i cinesi avevano espresso il timore che fossero offerte “piattaforme” per chi è impegnato nelle “attività per l’indipendenza di Hong Kong”. La Cina, conclude il comunicato, è pronta a lavorare con l’Italia “per promuovere ulteriormente la partnership strategica complessiva tra Cina e Italia e la cooperazione concreta tra i due Paesi”. A Hong Kong intanto la polizia antisommossa è stata dispiegata nel distretto finanziario per sgombrare migliaia di manifestanti antigovernativi e i dipendenti in abito da lavoro scesi in strada accanto a loro.

Poche ore prima scontri erano scoppiati nelle università, tra cui l’Università cinese nel distretto di Sha Tin. La rete di trasporti della città è stata paralizzata dalle barricate erette nei diversi quartieri, i mezzi pubblici sono stati vandalizzati, i passeggeri costretti a scendere dai treni. L’escalation delle violenze “ha spinto la nostra società sul punto di rottura”, ha commentato il sovrintendente di polizia Kong Wing-cheung, durante il briefing di oggi. Secondo i dati delle forze dell’ordine, gli atti di vandalismo hanno colpito oltre cinquanta aree della città e provocato danni ad almeno 160 semafori, oltre a danni alla circolazione del trasporto ferroviario, che anche oggi è in parte rimasto fermo.

Sempre Repubblica fa sapere che la polizia ha anche confermato il numero di persone arrestate ieri, per le violenze avvenute durante le proteste, segnate dallo sparo di un agente a un manifestante e dall’uomo a cui è stato dato fuoco durante un diverbio: sono 287, di età compresa tra i 12 e gli 82 anni, e di queste i due terzi circa (190) sono studenti. Sempre nella giornata di ieri sono state lanciate dagli agenti 255 raffiche di gas lacrimogeni e sono stati usati 204 proiettili di gomma e 96 granate a spugna negli scontri con i manifestanti.

 

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