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Tutti contro la Rousseau: i grillini contestano la piattaforma, rivolta 5S contro Casaleggio e la sua creatura

Tutti contro Davide Casaleggio, ancora oggi il guru di un Movimento Cinque Stelle costretto a fare i conti con una lunga serie di errori che rischiano di allontanare sempre di più gli elettori, a tutto vantaggio del nemico-amico Salvini. E tutti contro quella piattaforma Rousseau diventata col tempo centro nevralgico della vita pentastellata e finita di nuovo nell’occhio del ciclone dopo il voto che ha salvato il leader della Lega dalla richiesta di autorizzazione a procedere del tribunale dei ministri.

A schierarsi contro Casaleggio e la sua creatura, contro quella che La Stampa definisce “l’utopia digitale” dei Cinque Stelle, è Luigi Di Maio, convinto della necessità di cambiare le regole per iniziare a fare politica in maniera diversa. Qualche mese fa, a dicembre, una riunione del Movimento per discutere della piattaforma Rousseau e del suo uso era d’altronde finito in un clamoroso fiasco. Sala vuota, rabbia dei presenti. E un malumore che già iniziava a montare.La maggior parte degli eletti mormora di non capire perché dare 300 euro ogni mese a Rousseau, dunque a Casaleggio Jr, senza sapere dove finiscono i soldi, senza vedere risultati concreti sulla piattaforma che continua ad andare in tilt. Poche leggi su cui interagire con gli attivisti, nessuna votazione. Le diverse funzioni del sistema operativo – Lex, activism, e-learning, e-sharing – ridotte a puri orpelli. Di Maio ha capito che questo è il momento per affondare il colpo. Casaleggio è indebolito dalle critiche, che il leader silenziosamente asseconda, e sa bene che arriverà il momento in cui si potrà tornare a discutere di cambiare i rigidi dogmi del Movimento. A partire dalla regola dei due mandati. Con la possibilità di un accordo che, giorno dopo giorno, si fa sempre più allettante per le due fazioni: Di Maio spinge per avere più votazioni online su Rousseau dando un senso alla piattaforma e ai soldi dei parlamentari, ma vuole l’ ok per cambiare regole e statuto del M5S.

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