Lo abbiamo sentito dire spesso, spessissimo, in questi mesi di contrasti continui tra il governo gialloverde e Bruxelles, dai toni sempre più accesi. A metà tra la reale proposta e lo spauracchio, in diverse occasioni esponenti dell’esecutivo hanno delineato l’ipotesi di un’uscita dell’Italia dall’euro, uno slogan sempre valido al quale, però, qualcuno forse crede davvero. Ma cosa succederebbe se il nostro Paese decidesse di compiere davvero un passo così lungo? A immaginare lo scenario è stato il Sole 24 Ore, che tralasciando le difficoltà pratiche di attuazione (dal quadro giuridico alla possibilità di un default) ha provato a disegnare un futuro di questo tipo, con il ritorno nel portafogli della tanto amata lira.
“Anche i mutui immobiliari, dovuti a banche che probabilmente sarebbero state in buona parte nazionalizzate per garantirne la sopravvivenza, esploderebbero per l’effetto inflazione, per l’effetto tassi ma anche per l’effetto cambio”. Rincari violenti toccherebbero interesserebbero le nostre bollette, visto che non siamo autosufficienti dal punto di vista energetico, mentre anche i titoli di Stato finirebbero per perdere rapidamente valore, divorati dall’inflazione, mentre ovviamente il debito pubblico italiano diventerebbe sempre più difficile da collocare. L’Italia, a conti fatti, si ritroverebbe a ricoprire il ruolo di quello che viene definito un “paese emergente”.Putin invade la Libia: missili e truppe. L’Europa trema, l’Italia ride: cosa sta succedendo