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Reddito di cittadinanza: chi lo prende deve pulire Roma

I percettori del reddito di cittadinanza saranno impiegati nella pulizia straordinaria di Roma. La situazione della raccolta rifiuti nella Capitale è drammatica. Un problema annoso presente già prima dell’elezione al Campidoglio di Virginia Raggi e che ora si ripresenta, puntuale, di fronte al nuovo primo cittadino Roberto Gualtieri. Per questo motivo alcuni enti pubblici stanno pensando di utilizzare a titolo gratuito chi prende il reddito per dare una mano.

I percettori di reddito di cittadinanza potrebbero pulire Roma

Roberto Gualtieri lo ha promesso: Roma sarà pulita entro Natale. Per questo si sta pensando innanzitutto ad una pulizia straordinaria. Mentre nei prossimi mesi il sindaco in quota Pd promette la risoluzione definitiva del problema dello smaltimento dei rifiuti in discariche e termovalorizzatori. Intanto, però, il VII Municipio della Capitale, il più popoloso della città con i suoi 307mila residenti, ha intenzione di avviare un progetto che coinvolga nella pulizia proprio i percettori di reddito di cittadinanza.

Si tratta di fatto di un Municipio che può essere considerato la decima città d’Italia, dietro a Bari e prima di Catania. Qui la guida politica è passata dalla presidente ex pentastellata Monica Lozzi al Dem Francesco Laddaga. Il nuovo presidente, insieme ai suoi collaboratori, è in cerca di associazioni “interessate ad accogliere beneficiari del reddito di cittadinanza”, proprio allo scopo di riqualificare il verde pubblico e le strade della Capitale.

L’accordo tra Municipio e associazioni prevede l’impiego per otto ore al mese, a titolo gratuito, di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Queste persone saranno affidati ad associazioni operanti nel terzo settore che saranno direttamente in contatto con i dirigenti del Municipio. Associazione che, si legge nella relazione che accompagna questa proposta, “potranno contare su risorse umane senza oneri aggiuntivi. Inserite in una rete pubblica di sostegno finalizzata alla valorizzazione delle competenze di persone che si trovano in condizione di temporanea difficoltà”.

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