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“Ibrahimovic razzista, non può andare a Sanremo”. Cosa è successo, Amadeus in crisi

Brutto episodio di razzismo che ha visto protagonista Zlatan Ibrahimovic. La scena madre del derby di Coppa Italia, di martedì 26 dicembre, è stata la lite furibonda tra Ibra e Lukaku che ora rischia di lasciare degli strascichi che esulano dal ristretto campo di gioco. Che già si è diviso tra chi ritiene che i riferimenti ai riti voodoo del milanista nei confronti dell’interista siano “cose di campo” (Antonio Conte dixit) e chi invece vi ha ravvisato uno spiacevole retrogusto razzista. Come riporta il Corriere, “il fatto però è che Ibra ai primi di marzo lascerà Milanello per partecipare a un altro ‘campionato’, il Festival di Sanremo, dove sarà ospite speciale per quasi tutte le serate”.

E lì il pubblico non è più soltanto quello degli appassionati di calcio, ma ben più ampio ed eterogeneo. Ebbene, tra molti di costoro, almeno sui social (twitter in primis), vi è già una robusta componente che si è iscritta alla seconda lettura riguardo alla grande lite. E ora chiedono a gran voce che Ibrahimovic venga escluso dal Festival perché quelle frasi sono inaccettabili. “Dopo la frase infelice di ieri sera, siamo ancora convinti che Ibrahimovic sia l’uomo adatto a condurre #Sanremo con Amadeus?” dice un utente.

Un altro ironizza: “Non vedo l’ora di sentire che insulti razzisti Ibrahimovic rivolgerà ai cantanti al prossimo festival di Sanremo”. Oppure: “Che ne he ne dice la Rai del superospite di Sanremo che è un razzista spudorato? Io non lo vorrei pagare coi miei soldi, grazie”. E così via. E, in attesa di vedere se questo, da sentiment iniziale sui social, possa trasformarsi in una valanga di “Ibra, no grazie”, sarebbe curioso anche capire a che partito si iscrivono il dg della Rai Salini e Amadeus.

Per chi si fosse perso il fatto, tutto è accaduto a fine primo tempo. Ibra e Lukaku si cercano, Ibra incrocia lo sguardo del belga, sorride in maniera provocatoria e poi fa al nerazzurro: “Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di merda, piccolo asino”. Il riferimento al voodoo va spiegato. In Inghilterra fece scalpore quando Lukaku rifiutò di rinnovare il contratto con l’Everton, nonostante un’offerta super dei dirigenti di allora, perché a un passo dalla firma fu così consigliato da mamma Adolphine, donna di origine congolese, che in un rito voodoo – appunto – avrebbe ricevuto il suggerimento di far firmare il figlio con il Chelsea. Era il 2017, Lukaku poi lasciò effettivamente l’Everton, ma andò allo United, trovandosi come compagno proprio Ibrahimovic.

Romelu ha capito subito il riferimento di Ibra, ovviamente. E infatti ha replicato: “Vuoi parlare di mia madre? Perché?”. E poi: “Fottiti, tu e tua madre. Parliamo della tua, di mamma: è una p…”. La cosa è andata avanti sotto gli occhi e le orecchie di Valeri, che ha ammonito i due. Ibra intanto continuava a sorridere: “Ti aspetto dopo”. E il dopo è arrivato, perché appena terminato il primo tempo un incontenibile Lukaku è andato a cercare fisicamente lo svedese, fermato a fatica dal team manager nerazzurro Tagliacarne, da Lele Oriali e da alcuni compagni. Una brutta, bruttissima scena.

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