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Il “fioretto” di Letta: “Renzi in Bahrain? Siamo a Pasqua, niente polemiche”

Enrico Letta ha scelto di fare “un fioretto” e non commentare la presenza di Matteo Renzi al Gran premio dei Bahrein, scelta che ha fatto infuriare non poco i tanti italiani chiusi in casa in queste ore o alle prese con restrizioni ferree. Il segretario del Pd ha scelto di dribblare la prima occasione per lanciare una stoccata al leader di Italia Viva, limitandosi a rispondere alle domande della stampa in merito con un “Siamo in Quaresima, e ho fatto un fioretto, di non farmi trascinare in polemiche”.

Il "fioretto" di Letta: "Renzi in Bahrain? Siamo a Pasqua, niente polemiche"

“Nessuna provocazione – ha insistito Letta – quando eravamo bambini facevamo i fioretti, io sono tornato bambino”. L’ex premier, dunque, ha scelto di non non commentare l’ultima visita in Medio Oriente del leader d’Italia Viva, l’ennesima finita nel mirino dopo il viaggio per intervistare l’erede al trono dell’Arabia Saudita. Un viaggio, quest’ultimo, effettuato subito dopo aver dato il là alla crisi di governo che aveva portato alla fine del Conte bis.

Renzi nelle scorse ore è stato avvistato al gran premio d’esordio della Formula 1, prima immortalato dalle telecamere di Sky nel paddock, poi al centro di alcuni scatti pubblicati sul proprio profilo Twitter dal presidente della Fia Jean Todt. In una delle immagini, è presenta anche il principe ereditario Salman bin Hamad Al Khalifa. L’ufficio stampa di Renzi è intervenuto per sottolineare come l’ex sindaco di Firenze “ha come sempre rispettato tutte le norme e martedì sarà in aula a fare il suo lavoro per intervenire sul Family Act” e “i viaggi di Renzi riguardano Renzi e non costano un centesimo al contribuente”.

Letta non ha voluto lasciarsi trascinare nella polemica dalla trasmissione “Forrest” di Radio 1 Rai, preferendo ricordare che a breve “il Gruppo parlamentare alla Camera del Pd voterà il nuovo capogruppo. Io ho detto che per me la cosa essenziale era che fosse una donna. La cosa che mi ha molto colpito sono i commenti e anche un pò il modo con cui in queste ore viene trattata la vicenda del confronto tra Serracchiani e Madia. Se fosse stato il confronto tra due uomini si sarebbe usato un altro tipo di linguaggio”.

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