Giù le mani da questo meraviglioso Cristiano Ronaldo, trascinatore di una Juventus quasi perfetta. Come le mani le aveva tenute giù l’Uefa, per fortuna, da Diego Simeone. Due gesti a distanza di poche settimane, simili, a indicare le parti bassi. Una movenza volgare quanto antichissima, a indicare una presunta, smisurata virilità che nel gergo calcistico si traduce con carattere, grinta, “garra” come dicono gli argentini. Non proprio un bel vedere, per carità. Ma la gogna mediatica alla quale tecnico e attaccante sono stati sottoposti era francamente evitabile.
E a proposito, dove sono finiti i critici che dopo lo sbarco di Cristiano Ronaldo in Italia parlavano già di spesa folle, di 100 milioni buttati al vento da una società innamorata di un vecchietto venuto a prendere la pensione nello Stivale? CR7 segna come un indiavolato in campionato, scardinando difese su difese. Ma soprattutto decide partite così, quelle in cui serve un top player a sublimare il lavoro, eccellente, del resto della squadra.
Una notte: tanto è bastato a far capire a tutti perché l’acquisto dell’attaccante è stato azzeccato, azzeccatissimo. Un modo, tra l’altro, per confermare lo status della Juventus, oggi uno dei club di vertice del calcio mondiale. Non è un caso se un certo Ramsey, dall’Inghilterra, si è già affrettato a firmare pur di giocare a fianco del marziano lusitano. Un effetto domino che non può che far bene alla società torinese. Gli altri continuino pure a criticarlo, Cristiano Ronaldo…Conti in tasca a Cristiano Ronaldo: quanto guadagna davvero. Numeri da capogiro