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Discorso Zelensky, il giornalista ucraino: “Destra italiana revisionista”

Anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno applaudito con apparente convinzione al discorso pronunciato da Volodymyr Zelensky al Parlamento italiano. Le parole di pace del presidente ucraino hanno convinto dunque pure i partiti di destra. Ma ad avanzare qualche sospetto sulla reale svolta politica democratica dei sovranisti tricolore ci pensa il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk. Ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira, Maistrouk punta il dito contro i “sentimenti revisionistici” presenti in quell’area politica.

Zelensky in Parlamento

La conduttrice introduce il suo ospite facendo notare che Zelensky non ha fatto alcun riferimento alla no-fly zone e non ha nemmeno citato episodi della storia del nostro Paese, come aveva fatto invece in altre nazioni. Compreso lo scivolone di fronte alla Knesset israeliana, dove ha paragonato l’invasione russa dell’Ucraina alla Shoah. “Se avesse paragonato Putin a Mussolini avrebbe fatto un altro paragone improprio. Non c’entra niente. Sono due personaggi diversi”, chiosa il giornalista Marcello Sorgi, presente in studio.

“Sul tema di aiutare militarmente la resistenza ucraina il premier Draghi è stato molto netto”, aggiunge ancora la Merlino. “Effettivamente Zelensky stavolta si è risparmiato di fare paragoni storici. – conferma Maistrouk – Anche perché, se guardiamo la recente storia politica italiana, fare un paragone forse avrebbe più diviso che unito le Camere. Perché insomma, diciamo ci la verità, ci sono nei partiti della destra italiana dei sentimenti un po’ revisionistici. E qualcuno neanche si nasconde più di tanto”, accusa il giornalista ucraino.

“Quindi conoscendo la posizione del presidente Draghi e del Parlamento italiano e inutile fare paragoni storici in questo caso. – ribadisce Maistrouk – Zelensky ha fatto un discorso di cuore. Lui ha puntato sulle cose che uniscono. Perché effettivamente gli italiani stanno dimostrando per l’ennesima volta di avere un grandissimo cuore, accogliendo tantissimi ucraini. E anche io mi associo nel dirgli grazie da ucraino che vive a Kiev ma è cresciuto in Italia. Mi ha fatto molto piacere sentire le prole di Draghi che dice che l’Italia vuole vedere l’Ucraina nell’Unione europea. Mi sembra che non l’avesse ancora detto nessuno dei politici italiani di livello”, conclude.

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