Una delle figure più contestate e discusse sui social tra quelle che compongono la maggioranza gialloverde, quella di Simone Pillon. Il senatore della Lega, neocatecumenale, si è detto convinto di riuscire a ottenere l’approvazione del suo ddl per la ridefinizione dello stato di famiglia e ha anche fissato una scadenza: entro Natale. L’obiettivo dichiarato da mesi è quello di abolire gli assegni di mantenimento, obbligare i genitori a un affido condiviso e obbligare chi vorrà divorziare a pagare figure mediatori famigliari. A scatenare la rabbia degli utenti sui social sono però soprattutto le parole rilasciate da Pillon a La Stampa sul divorzio, istituto che l’esponente del Carroccio vorrebbe vietare.
Pillon ha fatto discutere, e parecchio, anche per le sue drastiche idee in tema dei diritti delle persone lgbt, sostenendo che il matrimonio tra persone dello stesso sesso “non esiste e, se fosse per me, abolirei le unioni civili”. Nelle scorse settimane l’Espresso aveva sollevato dubbi sulla bontà delle intenzioni del senatore di riformare l’affido condiviso, con la creazione di un apposito albo dei mediatori e l’obbligatorietà del ricorso alla mediazione in caso di separazione e di divorzio. Lo stesso Pillon, infatti, vanta infatti nel curriculum un master breve di Mediazione Familiare accreditato dall’AIMEF e rientra quindi proprio nella categoria di quei mediatori che andrebbero a beneficiare del provvedimento.Consob, spunta il nome di Garofoli per la presidenza: chi è e perché sta dividendo Salvini e Di Maio