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Il ristoratore amico di Salvini che paga 10 mila euro di tasse l’anno (ma ha 6 locali aperti)

Matteo Salvini sembra avere qualche problema nello scegliere personalità da eleggere come simboli delle proprie battaglie. Di recente, il leadere della Lega aveva spesso rilanciato gli interventi di Umberto Carriera, ristoratore pesarese che ha scelto di tenere aperti i suoi sei locali in violazione del Dpcm e che è stato visitato anche da Vittorio Sgarbi. “Uno degli uomini in prima fila, non un marziano o un evasore!” lo ha definito il segretario del Carroccio. Proprio in queste ore, però, Selvaggia Lucarelli ha puntato il dito proprio come il commerciante tanto caro al Capitano.

Secondo Lucarelli, infatti, “Umberto Carriera lo scorso anno ha pagato 9.800 euro di tasse, dichiarando quindi poco più di mille euro al mese”. Poi, la giornalista ha raccontato una serie di aneddoti che riguardano da vicino il ristoratore: “Ha una discreta reputazione da mitomane e bisogna dire che si impegna molto per alimentarla. Nel 2019 ha raccontato di essere stato inserito nell’elenco dei 150 imprenditori under 30 più promettenti del nuovo anno da Forbes. Lo scrive lui e lo scrivono tanti giornali locali. Peccato che da Forbes Italia abbiano smentito categoricamente via mail”.“A proposito – prosegue Lucarelli – non va dimenticato il suo esordio, anni prima, come scrittore”. Carrera parlava di “cinquemila copie vendute con il suo primo libro”, annunciandone un secondo. Peccato, però, che delle copie vendute “non esista alcuna prova e che il secondo libro non si sia mai visto”. Nel 2016 l’annuncio di cinque giorni di riprese del programma MasterChef nel suo ristorante “La Grande Bellezza”. Anche stavolta, però, “non risulta da nessuna parte” secondo la giornalista. Per giustificare i soli 9.800 euro di tasse, invece, aveva spiegato a un ascoltatore de La Zanzara: “Ma io mangio al ristorante pranzo e cena!”.Strano, sostiene Lucarelli, anche che il ristoratore si sia definito “distrutto economicamente” salvo “aprire ben due ristoranti in piena pandemia”. “Ma la casa è di proprietà e per la macchina ho il leasing – dice spiegando come vive con poco più di 1.000 euro al mese – “Ognuno fa le sue scelte, non devono essere per forza sei ristoranti in attivo…”. Per finire, la denuncia di minacce ricevute per la sua scelta di aprire in violazione delle regole. Messaggi minatori arrivati via social, però, “da un profilo con il simbolo di un suo stesso locale, la Macelleria Pesaro. “Quando gli viene fatto notare cancella tutto, poi dice che è stato fatto un fotomontaggio da una pagina pesarese vicina al sindaco Ricci”. Qualcosa, insomma, sembra non tornare in questa storia.

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