La puntata di Report dedicata al vaccino AstraZeneca sta sollevando una mare di polemiche sui social network. La politica invece per il momento tace, in attesa che le tesi avanzate dal programma di Rai 3, condotto da Sigfrido Ranucci, vengano accolte ufficialmente. Sotto accusa sono i presunti effetti avversi del vaccino britannico. Il caso è esploso in Italia dopo la morte di Camilla Canepa, la diciottenne genovese deceduta dopo la seconda dose di AstraZeneca. L’autopsia sul corpo della ragazza ha dimostrato che era sana e che ad ucciderla è stata una trombosi venosa causata molto probabilmente dal vaccino.

“A scanso di equivoci: qui a Report siamo tutti vaccinati. E io non sono un no-vax come qualcuno mi ha dipinto. Credo che il vaccino sia la forma migliore di prevenzione scoperta negli ultimi 300 anni. Tuttavia, credo nel diritto di essere informati”. Questa la premessa che Sigfrido Ranucci si sente in dovere di fare prima di mandare in onda il servizio su AstraZeneca.

Nel corso del suo approfondimento, Report intervista il dottor Andrew Pollard, direttore dell’Oxford vaccine group, e uno dei padri del vaccino AstraZeneca. Pollard ovviamente difende la sua invenzione, minimizzandone i rischi. Poi Ranucci ricorda che, fin dal marzo scorso, Danimarca, Islanda e Norvegia avevano sospeso la somministrazione di AstraZeneca. “Io penso che non sia un vaccino per giovani”, dichiara invece Sue Pavord, consulente ematologa dell’Oxford University Hospitals. Report riporta poi i casi delle morti sospette del militare Stefano Paternò, di Augusta Turiaco e, appunto, di Camilla Canepa.