L’Italia ha finalmente un piano per l’ Industria 4.0.
Sono passati 11 mesi da quando per la prima volta l’ex ministro Federica Guidi ne aveva annunciato l’esistenza e, dopo una lunga attesa, è stato presentato in data 21 Settembre 2016 il nuovo piano di sviluppo industriale ed economico del Bel Paese. Per la sede della presentazione di Industria 4.0 è stato scelto simbolicamente il Museo di Scienza e Tecnologia di Milano.
Quando parliamo di Industria 4.0 si fa riferimento ad una serie di cambiamenti sulla modalità della produzione di beni e di servizi. In particolare il cambiamento riguarderà l’utilizzo delle nuove tecnologie innovative digitali come opportunità di crescita e aumento di occupazione.
La digitalizzazione sarà quindi collegata a tutte le realtà produttive dell’economia. Una bella notizia per tutte quelle persone che gravitano intorno al mondo dell’industria innovativa ed un’ottima notizia per l’Italia che fino a questo momento non aveva previsto nessun vero piano di sviluppo: una boccata di modernità ci aspetta.
Il Piano Nazionale Industria 4.0 2017-2020 è strutturato in due “direttrici chiave” e due “direttrici di accompagnamento”.
Le direttrici chiave sono suddivise in:
Investimenti innovativi
- +10 Miliardi di incremento degli investimenti privati, da 80 Miliardi a 90 Miliardi, nel 2017.
- +11,3 miliardi in ricerca e sviluppo, con focus sulle nuove tecnologie, previsti nel triennio 2017-2020.
- 2,6 Miliardi dei finanziamenti privati, soprattutto per la fase early-stage, investimenti sostenuti a loro volta da un pacchetto di sgravi dedicati al venture capital.
Competenze
- 200.000 studenti universitari specializzati sui temi I4.0
- 3.000 manager specializzati su temi I4.0
- +100% iscritti ad Istituti Tecnici Superiori su temi I4.0
- 1400 Dottorati di Ricerca
Le direttrici di accompagnamento, alle quali è dedicato l’1% di 10miliardi previsti per l’intero impegno pubblico, riguardano invece quelle che il Piano Industria 4.0 definisce Infrastrutture abilitanti, che prevedono: