Vai al contenuto

Inps, il comunicato che mette i brividi: “Taglieremo le pensioni”

L’Inps si dice pronta a un taglio delle pensioni e lo mette nero su bianco. Secondo quanto riporta Il Messaggero, l’Istituto nazionale di previdenza sociale avrebbe preparato un dossier in cui c’è scritto che il coefficiente di trasformazione delle pensioni uguale per tutti è ingiusto. Per questo viene proposto un ricalcolo che dovrebbe essere effettuato in base all’impiego che si aveva prima della pensione e anche all’aspettativa di vita.
Leggi anche: Pensioni minime e quattordicesima: la truffa di Meloni denunciata dai sindacati
Patente, dovremo davvero rifare l’esame a ogni rinnovo? Ecco come stanno davvero le cose

Inps taglio delle pensioni

Inps pronta al taglio delle pensioni

Secondo lo studio dell’Inps, infatti, ci sono categorie di lavoratori che, una volta raggiunta l’età per andare in pensione, vivono in media più a lungo di altre. Ma anche la Regione in cui si risiede ha il suo peso sotto questo punto di vista. Ma il numero che trasforma in un assegno i contributi versati risulta uguale per tutti. Per questo l’Inps propone di sanare questa ingiustizia: in pratica attraverso un taglio delle pensioni.

Per dimostrare di avere ragione sulla necessità di effettuare un taglio delle pensioni, l’Inps si appoggia ad alcuni esempi. Come ad esempio la gestione dell’Inpdai e del Fondo volo che si occupano di elargire le pensioni rispettivamente a dirigenti e piloti. La media del tempo in cui si riceve l’assegno pensionistico per queste categorie è di 19 anni e 7 mesi. Mente un pensionato che si trova inserito nel fondo dei lavoratori dipendenti lo riceve per due anni in meno. E poi, un ex lavoratore del primo quintile, cioè la classe più bassa di reddito, sopravvive in media cinque anni in meno rispetto ad un pilota di aereo.

A pesare inoltre secondo l’Inps è anche la Regione in cui si vive. I maschi che vivono di più si trovano in Marche e Umbria, le donne invece in Trentino Alto Adige. La speranza di vita più bassa si registra invece in Campania e Sicilia. Un’ingiustizia sociale che secondo l’Istituto di previdenza sociale va corretta attraverso l’inserimento anche di questi dati nel coefficiente di trasformazione (speranza di vita, luogo di residenza, impiego precedente). Un ricalcolo che, quindi, potrebbe trasformarsi in un taglio delle pensioni.
Leggi anche: Pensioni e Quota 103, cambia tutto: le nuove regole dell’Inps