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Mascherine cinesi, indagata Irene Pivetti. L’accusa è di frode in commercio

Irene Pivetti, ex presidente della Camera,  è indagata a Siracusa per delle mascherine importate dalla Cina. L’indagine ha al centro la Only Logistics, la società di cui è amministratrice unica e rappresentante legale, oggetto nei giorni scorsi di un’inchiesta di Repubblica. Come si legge sul quotidiano, “la principale accusa a carico di Pivetti è frode in commercio, perché ha importato mascherine modello Ffp2 ‘dotate di una falsa certificazione di conformità da parte della Icr Polska Co.Ltd’, e le ha poi vendute a distributori su tutto il territorio nazionale nonostante l’Inail, con un provvedimento del direttore centrale del 16 aprile, le avesse imposto il divieto di metterle sul mercato”.

Le mascherine, in altre parole, non sono buone: sono pericolose per chi le indossa. “Tant’è che Irene Pivetti è indagata anche per l’illecito amministrativo per aver smerciato ‘dispositivi di protezione di terza categoria – si legge nel decreto di perquisizione disposto dal pm Salvatore Grillo – non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza’. Proprio oggi la guardia di finanza di Siracusa ha sequestrato 9.000 di quelle mascherine, finite nei negozi in diverse regioni”.

Irene Pivetti, raggiunta dall’Adnkronos, commenta: “Io indagata? Abbiamo tutte le carte a posto. Cannoneggiano la mia azienda che è seria, è un’indecenza. Evidentemente qualcuno si era stancato di fare torte e si è inventato questa storia”. Siracusa non è l’unica procura che si è mossa. C’è anche quella di Savona che sta lavorando sulle mascherine importate dalla Only Logistics e, nei giorni scorsi, ha disposto il sequestro di 170.000 pezzi, alcuni dei quali ancora stoccati in un deposito nel Terminal 2 di Malpensa.

Le indagini, però, puntano a Roma: gli inquirenti, infatti, vogliono capire se sono le stesse acquistate dalla Protezione Civile a metà marzo, con due contratti firmati con la Only Logistics: 15 milioni di mascherine cinesi per 30 milioni di euro. Come documentato da Repubblica, hanno passato la dogana ma sono rimaste negli scatoloni perché prive di certificato valido e ad oggi non risultano autorizzate dal Comitato Tecnico-Scientifico. Un ex-collaboratore di Pivetti, Fulvio Daniele, già addetto commerciale della Only Logistics, ha rivelato che “a margine del contratto con la Protezione Civile c’era un accordo riservato per il quale la dottoressa Pivetti poteva rivendere privatamente una parte delle mascherine che importava”.

 

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