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Patrick Zaki nella bufera dopo le parole incredibili su Israele: e intanto Fazio lo invita

Patrick Zaki in poche ore passa da eroe a traditore. È quanto sta accadendo all’attivista egiziano per i diritti umani a causa di una serie di post sulla guerra in Israele pubblicati su X. Zaki in pratica viene accusato, soprattutto dagli organi di stampa legati al centrodestra, di essersi schierato senza dubbi dalla parte dei “terroristi” palestinesi di Hamas e contro il democratico Stato ebraico. A pesare è soprattutto la sua condanna netta del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il ‘tradimento’ dei valori occidentali e democratici mostrato dal giovane egiziano scatena però anche la reazione indignata del direttore di Open Franco Bechis. A far deflagrare una polemica già rovente, poi, è la notizia che Zaki sarà il primo ospite della nuova stagione di Che tempo che fa, il talk show di Fabio Fazio passato quest’anno da Rai3 al Canale 9.
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Patrick Zaki post Israele

I post di Patrick Zaki contro Israele

Il giovane attivista egiziano Patrick Zaki è rimasto detenuto nelle carceri egiziane tra il 7 febbraio 2020 e l’8 dicembre 2021, e poi rilasciato in seguito all’intenso lavoro diplomatico delle autorità italiane. Fino a qualche ora fa era considerato un simbolo della resistenza contro l’oppressione e la dittatura. Almeno così lo considerava l’opinione pubblica di sinistra. Ma ora quei post su X contro Israele cambiano tutto.

“Quando un serial killer cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l’uccisione di civili”, scrive infatti Patrick Zaki in uno dei suoi tanti post in favore della causa palestinese, facendo riferimento al premier di Israele Benjamin Netanyahu. Insomma, secondo l’attivista egiziano il terrorista sarebbe lui e non i miliziani di Hamas. Ragionamento che fa letteralmente perdere la testa a buona parte del mondo politico.

“Oggi le forze di occupazione israeliane hanno bombardato una delle chiese più antiche del mondo nella zona di Zaytoun a Gaza. La Chiesa di San Porphyrius ha più di 1.600 anni”, aggiunge poi Patrick Zaki in un altro post. Una notizia, però, quella della distruzione di quel luogo santo, che non è stata ancora confermata. Comunque sia, la sua netta presa di posizione contro i vertici di Israele, senza spendere una parola di condanna nei confronti di Hamas, è stata percepita come un tradimento da una parte della politica e anche dell’opinione pubblica italiana.
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