Kirstie Alley è morta. L’attrice americana si è spenta all’età di 71 anni dopo aver lottato da tempo contro un brutto male. A dare il triste annuncio sono stati i figli sui social network. Notizia poi confermata anche dal suo manager, Donovan Daughtry, con una e-mail inviata all’Associated Press. La Alley era divenuta nota al grande pubblico grazie alla sua partecipazione alla sit-com degli anni ‘80 Cheers e al film Senti chi parla.
“Siamo rattristati di informarvi che la nostra incredibile, fiera e amorevole mamma ci ha lasciati dopo una battaglia con il cancro, scoperto solo di recente. – questo il comunicato dei figli pubblicato da People – È stata circondata – hanno aggiunto – dai familiari più stretti e ha combattuto con grande forza, lasciandoci la certezza della sua infinita gioia di vivere qualsiasi cosa sarebbe successo. È stata iconica sullo schermo così come è stata una madre e una nonna meravigliosa”.
Nata a Wichita, in Kansas, da una famiglia di religione metodista, Kirstie Alley ha avuto una vita molto travagliata. A 30 anni ha dovuto affrontare il dolore di perdere la madre, uccisa da un ubriaco in un incidente stradale da lui provocato. Seguono poi il rapido divorzio dal primo marito e le difficoltà lavorative nel trovare un ruolo in televisione. Problemi che la spinsero verso la dipendenza da cocaina.
Una volta superato il problema con la droga, Kirstie Alley ottiene le prime parti come comparsa in alcuni quiz tv. La svolta nella sua carriera è rappresentata però dalla partecipazione al film Star Trek II-L’ira di Khan”, secondo episodio della saga di Star Trek. La Alley ottiene poi un ruolo in Runaway, un film con protagonista Tom Selleck. Poi interpreta il ruolo di Rebecca Howe nella serie televisiva Cin-Cin, conquistando due Emmy Awards e Golden Globe.
Il vero successo arriva però con i film Senti chi parla, con John Travolta, e Harry a pezzi, del regista Woody Allen. Negli anni 2000 purtroppo l’attrice ricade nel tunnel della dipendenza da sostanze e della depressione. Si ammala di bulimia arrivando a pesare oltre 100 chili. Anni di cure e l’adesione alla chiesa di Scientology la aiuteranno a riprendersi. Ma non a sconfiggere il tumore che se l’è portata via.
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