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La gaffe della Santanché: sbaglia treno e invece di arrivare a Milano va a Napoli

Non è proprio un periodo felice per Daniel Santanchè, che già nelle scorse ore era stata al centro di una feroce polemica social con Matteo Salvini e con i suoi sostenitori, dopo un intervento nel quale si schierava nettamente contro le aperture della Lega alla fondazione di un Comitato di Sicurezza Nazionale. Ora, la parlamentare di Fratelli d’Italia è tornata a far parlar di sé non tanto per le posizioni politiche, quanto piuttosto per una gaffe che non è passata inosservata.

La Santanchè aveva deciso infatti di fare una sorpresa al figlio e andarlo a trovare a sua insaputa, rientrando a casa per cena e facendosi trovare a tavola. Peccato però che la fretta le abbia giocato uno di quegli scherzi che, a raccontarlo, si fatica a crederci: la parlamentare ha infatti sbagliato completamente treno e invece di mettersi in marcia in direzione Milano si è trovata seduta su un vagone che procedeva a tutta velocità verso Napoli. È stata lei stessa, ancora infastidita per quanto accaduto, a raccontare quello che era successo su Instagram: “Finisco il lavoro a Roma e decido di fare una sorpresa e tornare a cena a casa, anche perché c’era ospite la fidanzatina di mio figlio. Vado alla stazione e salgo sul treno per Milano Centrale. Mi sembrava che ci fosse qualcosa di strano, poi vedo la scritta: Napoli. Ho chiesto al capotreno se ci fossero fermate prima ma mi ha detto che era diretto”.Oltre al danno la beffa: all’arrivo non c’erano più treni per andare a Milano in serata e così la Santanché si è trovata costretta a pernottare nella città partenopea. La Santanchè era stata in passato al centro di polemiche con Salvini e i suoi fan anche per l’apertura della Lega a un possibile esecutivo con Mario Draghi alla guida: “La coerenza è quella che appartiene a Giorgia Meloni e a Fratelli d’italia perché noi non siamo mai stati né col Pd né con i 5 Stelle. Il collante di questo governo sono le poltrone. Se Salvini parlasse prima con gli alleati sarebbe più coerente”.

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