Vai al contenuto

La guerra dei bagagli: Antitrust contro Alitalia, come funziona il nuovo regolamento della compagnia

“Difenderemo fortemente la nostra policy bagagli a favore del consumatore in questi procedimenti. Nessun cliente di una compagnia aerea ha diritto a portare a bordo un numero illimitato di bagagli a mano”. Così Ryanair ha ufficializzato la sua posizione tramite un comunicato stampa, per il procedimento avviato da Antitrust per la nuova politica adottata dalla compagnia sui bagagli a mano a pagamento, che sarà in vigore dal prossimo novembre. “Per motivi di sicurezza, i nostri aeromobili, adatti a tratte a corto raggio, non possono ospitare due bagagli a mano per ogni cliente. La metà dei nostri clienti continuerà a portare a bordo due bagagli gratuiti, mentre l’altra metà viaggerà con una piccola borsa sempre gratuita (le cui dimensioni sono state aumentate del 40%) e, se lo desidera, potrà imbarcare in stiva un bagaglio da 10 kg, ad una nuova tariffa più economica di € 8 (attualmente il costo più basso di Ryanair per i bagagli imbarcati in stiva è di € 25)”. Secondo l’Autorità della concorrenza, si tratta di una procedura scorretta sia nei confronti dei passeggeri che delle altre compagnie aeree. Nel mirino dell’Authority anche la compagnia low cost ungherese Wizzair che, ha seguito le orme di Ryanair in questa nuova politica commerciale.

Per l’Autority, la nuova policy praticata dalla compagnia di volo irlandese, sarebbe una pratica commerciale scorretta, in quanto prevede l’inclusione nella tariffa standard della sola “borsa piccola” di dimensioni non eccedenti 40 cm x 20 cm x 25 cm, mentre viene richiesto un supplemento per trasportare il “bagaglio a mano grande” (il trolley), sia in cabina, con l’acquisto della Priority, che in stiva, convertendo il trolley in bagaglio registrato di 10 kg. Questa mossa commerciale fornirebbe al consumatore una falsa rappresentazione del reale costo del biglietto aereo attraverso lo scorporo dalla tariffa standard di un onere non eventuale ma prevedibile, inducendo in errore il consumatore medio circa il prezzo effettivo del servizio di trasporto offerto. Di conseguenza falserebbe la comparazione con le tariffe proposte dalle altre compagnie, che includono nell’offerta la possibilità di trasportare il bagaglio a mano, alterando quindi la trasparenza tariffaria.

Ha preso il via un sub-procedimento cautelare, in considerazione del pericolo di un danno grave e irreparabile ai consumatori costretti a corrispondere dal primo novembre un supplemento rispetto alle tariffe standard del vettore, per un servizio – uno spazio per il bagaglio a mano – che rappresenta un elemento essenziale del contratto di trasporto. Le ripetute modifiche delle regole e condizioni per il trasporto del bagaglio a mano potrebbero inoltre esporre i consumatori al rischio di incorrere in ulteriori sovra costi, previsti per il mancato rispetto delle nuove condizioni, nel caso in cui si presentino al gate con un bagaglio a mano non registrato. Analogamente, è stato avviato un diverso procedimento istruttorio nei riguardi di Wizzair che sempre dal primo novembre modificherà in modo speculare la propria policy bagagli a mano, richiedendo ai consumatori un supplemento per il trasporto del trolley in cabina.

Ma cosa prevede il nuovo regolamento di Ryanair per il trasporto bagagli? Dal primo novembre non sarà più possibile viaggiare con un trolley di dimensioni ridotte gratuitamente, neanche imbarcandolo in stiva come invece è previsto oggi, ma si dovrà comunque pagare. Su Ryanair.com sono riportate le uniche due possibili soluzioni per il bagaglio a mano: nella prima ipotesi pagando il biglietto con il supplemento Priority da 6 euro si potranno portare a bordo una borsa/zaino delle dimensioni di massimo 40 cm x 20 cm x 25 cm più il trolley; se non si acquista la priorità si potrà portare con sé solo la borsa/zaino e si dovrà comunque pagare l’imbarco della valigia per quanto questa sia di dimensioni e peso ridotti (massimo 10 chili). Per quanto riguarda il costo, se il trolley verrà registrato al momento dell’acquisto del biglietto, il prezzo sarà di 8 euro; successivamente (fino a 40 minuti prima dell’orario di partenza previsto) sarà di 10 euro.

Il bagaglio registrato da 10kg dovrà essere depositato al banco consegna bagagli prima di passare il controllo di sicurezza. I passeggeri che non hanno aggiunto alla prenotazione il bagaglio a mano da 10kg registrato possono acquistarlo all’aeroporto: se acquistato al banco deposito bagagli, il costo sarà di €20, altrimenti, se acquistato al gate di imbarco, il costo arriverà a €25. Come segnalato sul sito di Ryanair l’imbarco prioritario è limitato a 95 clienti per volo (su 189 ospiti); il restante dovrà acquistare il baglio a mano da imbarcare. Per quanto riguarda i neonati, inoltre, i genitori che viaggiano con un bimbo sotto i 2 anni possono portare gratuitamente una borsa extra piccola, da 5 kg. Infine, le attrezzature mediche possono essere portate a bordo gratis, previa autorizzazione da parte del team di assistenza speciale

“I principali benefici di questo nuovo regolamento – sottolinea Ryanair sul suo sito- saranno la diminuzione dei ritardi dei voli e più economiche opzioni riguardanti i bagagli registrati. Ulteriori vantaggi per i passeggeri saranno la possibilità di portare più liquidi nel bagaglio a mano registrato da 10 kg e di poter camminare verso il gate di imbarco a ‘mani libere’.Inoltre – ricorda la compagnia – abbiamo aumentato le dimensioni del bagaglio a mano piccolo del 43%, da 35x20x20 a 40x20x25″. La comunicazione prosegue spiegando che in precedenza, tutti i clienti che non avevano acquistato l”Imbarco Prioritario potevano portare gratuitamente in cabina 1 bagaglio a mano più piccolo e 1 bagaglio più grande (trolley). Il bagaglio più grande veniva etichettato al gate d’imbarco e collocato gratuitamente in stiva. Ciò ha portato all’etichettatura di fino a 120 bagagli gratuiti al gate d’imbarco, causando ritardi alle partenze fino a 25 minuti.

Ti potrebbe interessare anche: Bagagli Ryanair, modifica disposizioni decisa dalla compagnia low cost: è polemica