Quella parte del M5S contraria all’appoggio al governo Draghi si è riunita in un vertice online che ha visto collegati centinaia di attivisti. E dal quale è partita una lettera indirizzata ai sostenitori del Movimento per chiarire il motivo della contrarietà al nuovo esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce: “Non si vuole rappresentare una contrapposizione o una spaccatura, ma contribuire positivamente al futuro del Paese (…) Noi non crediamo che possano esistere i cosiddetti ‘governi tecnici’. Tutti i governi sono politici per loro stessa natura, perché prendono decisioni politiche. Decisioni che, in questo momento, assumono un peso ancora maggiore sui 62 milioni di cittadini e cittadine stremati dall’isolamento sociale, sfibrati dalla pandemia, piegati dalla crisi economica”.“Un governo che dovrà decidere del futuro della nostra nazione e rimettere in sesto il nostro disastrato sistema sanitario. Tutte queste scelte non possono essere che politiche, nel senso più alto del termine” si legge ancora. Niente di personale contro Draghi, ma “è ciò che rappresenta che ci preoccupa”. In particolare il riferimento è al “suo passato da Direttore generale del Ministero del Tesoro, quando si prestava ad essere l’esecutore della svendita del patrimonio pubblico dello Stato, costruito con l’impegno e il sacrificio delle nostre madri e dei nostri padri”.

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