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Finlandia e Svezia nella Nato, Putin: “Pronti a reagire”

Finlandia e Svezia potranno far parte della Nato. L’apertura fatta nelle scorse ore dal presidente turco Erdogan all’ingresso dei due Paesi scandinavi nell’Alleanza atlantica rischia però di acuire ulteriormente la tensione con la Russia. Diversi alti esponenti del Cremlino minacciano infatti ritorsioni. Mentre il presidente Vladimir Putin non utilizza mezzi termini: “Se ci saranno basi Nato in Svezia e Finlandia reagiremo in modo speculare”.

Putin minaccia la Nato

L’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato “è un fattore puramente destabilizzante negli affari internazionali che non aggiunge sicurezza né a coloro che si allargano, né a coloro che aderiscono, né ad altri Paesi che percepiscono l’Alleanza come una minaccia. – batte i pugni sul tavolo il viceministro russo degli Esteri Sergej Rjabkov – I Paesi Nato, compresi i due nuovi candidati scandinavi, stanno cedendo parte della loro sovranità di difesa agli Stati Uniti”, prosegue il diplomatico avanzando “grossi dubbi su un futuro tranquillo per i vicini dell’Europa settentrionale”.

“Coloro che propongono decisioni del genere hanno l’illusione che la Russia possa essere intimidita, in qualche modo contenuta: non ci riusciranno. – prosegue Rjabkov commentando l’annuncio del presidente Usa Joe Biden di voler aumentare la presenza militare americana in diversi Paesi europei – La sicurezza dei Paesi in cui saranno dispiegati i contingenti aggiuntivi non migliorerà, le prospettive di stabilizzazione si allontaneranno e i rischi aumenteranno. Quello che sta accadendo ora porterà senza dubbio in risposta all’azione da parte nostra. Abbiamo capacità e risorse per questo e la nostra sicurezza sarà garantita al 100%”, conclude.

(Sergey Guneev, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)

“Se ci saranno basi Nato in Svezia e Finlandia reagiremo in modo speculare”, puntualizza intanto in maniera minacciosa Vladimir Putin. Toni nettamente diversi rispetto a quelli utilizzati nel maggio scorso quando il presidente russo aveva rassicurato sul fatto che “la Russia non ha problemi con questi Stati, nessuno. In questo senso non c’è una minaccia immediata”.

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