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Ucraina, Crosetto provoca i pacifisti: “Carovana di macchine rosa attorno a Kiev”

Guido Crosetto scatenato sulla guerra in Ucraina. L’ex parlamentare di Fratelli d’Italia è ospite di Massimo Giletti nell’ultima puntata di Non è l’Arena. Ed è qui che si scontra con l’esponente di Potere al Popolo, Giorgio Cremaschi. Il sindacalista di sinistra sostiene che non si debbano inviare armi agli ucraini per non peggiorare ulteriormente la situazione. Ma Crosetto sbotta e lancia una proposta provocatoria.

Guido Crosetto

“Il dramma è quello di avere dubbi e non avere certezze. – si indigna Crosetto – Soprattutto quando un momento così drammatico richiederebbe certezze. Però a me questa idea di far sembrare che la terza guerra mondiale sia colpa degli ucraini perché si vogliono difendere mi dà abbastanza fastidio”. Cremaschi allora ribatte affermando che invece “la colpa è nostra”. Ma Crosetto non gli dà retta. “Perché chi è a casa, è una mamma o un papà, ed è al di fuori di queste cose, dice ‘tutto pur di evitare la guerra in casa mia, abbandoniamoli al loro destino’”, spiega.

“Allora io stavo penando in questi giorni che il modo migliore per fare pacifismo, per chi si sente pacifico e non vuole inviare le armi, sapete qual è? – questa la sua proposta provocatoria – Facciamo una bella carovana di macchine, le verniciamo di rosa, carichiamo due o tre milioni di pacifisti e ci andiamo a mettere attorno a Kiev. Così non li proteggiamo con le armi. Li proteggiamo mettendo italiani, inglesi, tedeschi, spagnoli”. Un punto di vista accolto con favore dal suo interlocutore con un perentorio “non lo escludo”.

“Benissimo guardi. – riprende la parola Crosetto – Io che non la penso come voi. Se lei la organizza e ci va ci vengo anch’io. E mia moglie mi ucciderà per averlo detto. E mia madre sviene. Non mi interessa. Vogliamo fare l’alternativa alla difesa dell’Ucraina? Vogliamo difenderla in modo pacifico? C’è solo quel modo. Milioni di europei che fanno loro da corona umana a Kiev. A quel punto bisogna vedere che cosa fa Putin. E a quel punto, se Putin spara, scoppia la terza guerra mondiale. Non puoi dire agli ucraini morite perché noi abbiamo paura”, conclude.

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