Il ragazzo di cui tutti parlano, quello che a Torre Maura è sceso in strada per un confronto faccia a faccia con gli esponenti di CasaPound che guidavano la protesta contro l’arrivo nel quartiere, in periferia di Roma, di 70 rom sistemati in un centro di accoglienza. Lui, Simone, ha chiesto spiegazioni, manifestando tutto il suo dissenso per quella sollevazione violenta, che ha visto i residenti calpestare addirittura il cibo destinato a quelle famiglie, principalmente bambini e donne. E ricevendo gli applausi dei social.
“Per carità, il pischello di Torre Maura, che gli vuoi dire, coraggioso… Ma che uno a quell’età non sa parlare in italiano non vi fa impressione?” ha twittato la scrittrice. Subito, però, il suo post ha ricevuto diverse critiche. Alle quali lei non si è sottratta: “No, mi spiace. Sapere che a 15 anni i ragazzi non sanno mettere due parole in fila, anche quando pensano cose giuste, mi addolora. Per loro, perché il massimo a cui potranno aspirare è diventare ‘virali” per un quarto d’ora” ha scritto la Stancanelli.
“Mi fa più impressione lei e la sua spocchia. Occhio che il piedistallo sul quale si è posta è friabile” scrive un’altra utente. E ancora la scrittrice: “Ma quale piedistallo, ma quale spocchia, cosa c’entro io? Non lo capite che quel ragazzo verrà schiacciato dal mondo se non trova parole vere, comprensibili fuori dal suo quartiere? La spocchia è di chi crede che l’ignoranza sia potente, gagliarda”.Torre Maura, il papà di Simone: “Fiero di lui, ma non diventi la voce della sinistra”