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La storia della mamma esasperata dai compiti in classe: “Fate schifo”

“Fate schifo!”, esclama la mamma esasperata dai compiti in classe assegnati al figlio. Emma Guiducci, mamma di Palermo con due figli che vanno a scuola, è già celebre su Tiktok per alcuni video dal contenuto polemico. Questa volta ha affidato al social cinese la sua frustrazione. Ha inquadrato uno dei suoi bambini che piange, con la testa china sui libri di scuola. E da quel momento ha avviato una filippica, a tratti scurrile, che è diventata subito virale e sta facendo molto discutere.
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Si chiama Emma Guiducci la mamma titktoker esasperata dai compiti in classe dati al figlio.
Emma Guiducci nel corso della sua diretta su Tiktok

Madre esasperata per i compiti in classe al figli, sbotta contro i prof.

Il contenuto del video di Emma Guiducci è molto forte. Si ascolta, e poi si vede, il figlio in lacrime e poi si sente montare la rabbia della madre. Dalla mimica facciale al tono delle sue parole, per arrivare alla serie di parolacce che la donna indirizza alla classe docente.

“Chiedo a questi maestri se è normale che mio figlio si svegli alle 6 e mezza del mattino e si ritrovi il pomeriggio con tre o quattro compiti da dove fare, senza poter fare sport o altro. Senza poter fare un ca…Voi cinque-sei ore… che me ne frega a me che avete venti alunni? Ve la dovete vedere voi. Questa è la collaborazione scuola-famiglia? Fate schifo, la vostra categoria fa schifo! Si salvano in pochi. Non si può fare niente, dobbiamo stare sempre dietro a questi ca… di compiti, avete rotto i co…!”.

Il video di Emma Guiducci rilanciato da un tweet dell’autore e critico televisivo, Massimo Bernardini

Mamma esasperata dai compiti in classe, le reazioni

Alla totale condanna per i toni con i quali la donna, Emma Guiducci, ha espresso la sua frustrazione, si sono unite altrettante stroncature per il suo pensiero. Ma questo è avvenuto soprattutto dalla parte della cosiddetta intellighenzia italiana. Diverse, invece, le reazioni dei genitori.

L’autore Rai e critico televisivo, Massimo Bernardini, è tagliente: “Sublime esempio di madre saggia e consapevole”. “È evidente che la signora vorrebbe casa vuota il pomeriggio”, insinua il manager Andrea Bricchi. Le persone senza “spunta blu”, però, sono di altro avviso. L’utente “Danilo”, commenta sotto il tweet di Bernardini: “Le modalità sono sbagliate ma il concetto è giusto. Mi spingo oltre, l’abbandono massivo della scuola è in buona parte dovuto ad un eccessivo carico di lavoro che molti studenti non riescono ad affrontare. La scuola va amata, non odiata”. Allo stesso modo altri commenti: “Come genitore, sei tutti noi”. E ancora: “Nelle famiglie con entrambi i genitori lavoratori non è facile da gestire . Ricordo gite in città d’arte con cartelle di libri e nel viaggio di ritorno in auto ripasso compiti. Oggi l’aggravante sono le distrazioni da cellulari ed altro. Il tempo pieno a che serve?”.

Tra abbandono scolastico in Italia e rimandi agli esempi nordeuropei, insomma, il dibattito è aperto, ma difficilmente troverà orecchie sensibili.

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