Informativa al Senato di Matteo Piantedosi sull’emergenza migranti. Il ministro dell’Interno utilizza parole durissime per condannare l’azione delle Ong nel Mediterraneo e accusa le organizzazioni umanitarie di fungere da attrazione per le partenze dei profughi dalle coste africane. Ma la Ong francese, Sos Mediterranee, a cui fa capo la nave Ocean Viking approdata nel porto francese di Tolone, rispedisce al mittente le accuse.
“La priorità assoluta è la tutela della dignità delle persone. – dichiara Piantedosi in Senato – Questa è la lente attraverso cui mettere a fuoco le decisioni dell’Esecutivo a cui spetta il compito di governare i flussi migratori. Sull’immigrazione agiamo con umanità e fermezza: non abbiamo nessuna intenzione di venire meno ai doveri dell’accoglienza, ma in Italia non si entra illegalmente, la selezione non la fanno i trafficanti di esseri umani. Vogliamo governare i flussi anziché subirli. La presenza di navi Ong continua a rappresentare un fattore di attrazione, un ‘pull factor’ per i flussi di migranti, e sono importanti anche per le organizzazioni criminali che basano il loro modus operandi sulla presenza di assetti Ong nell’area”, sottolinea il ministro.
“Dobbiamo creare percorsi legali di ingresso per i Paesi che collaborano alla prevenzione delle partenze illegali ed ai rimpatri, con un meccanismo premiale a favore dei Paesi più impegnati nel contrasto all’immigrazione illegale. – prosegue Piantedosi – L’individuazione del ‘place of safety’ avrebbe dovuto esser fatta dallo Stato competente dell’area Sar Malta in cui le navi sono intervenute, Libia e Malta, e poi dallo Stato di bandiera. La richiesta del ‘pos’ deve arrivare dallo Stato di bandiera delle navi non dalle Ong. Queste navi agiscono in modo autonomo compromettendo anche la capacità di fare operazioni di salvataggio. È quindi legittimo considerare il transito di queste imbarcazioni non inoffensivo”, conclude così la sua informativa.
“La situazione sulla Ocean Viking era insostenibile e questo ci ha costretto a chiedere un porto sicuro alla Francia, dopo il rifiuto dell’Italia di ottemperare ai suoi doveri. – questa la replica della Ong Sos Mediterranee alle parole di Piantedosi – Per 15 giorni abbiamo aspettato che l’Italia o Malta rispondessero alle decine di richieste di aiuto. Addebitare una crisi politica a una nave umanitaria è grave”, conclude l’organizzazione umanitaria.
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