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Terza dose, Bassetti: “Non farla è come non aver fatto le prime due”

Matteo Bassetti invita tutti a sottoporsi al più presto alla terza dose del vaccino contro il Covid. Il responsabile della Clinica di malattie infettive dell’Ospedale san Martino di Genova è ospite di Tiziana Panella a Tagadà nel pomeriggio dell’11 novembre. Per cercare di convincere le persone a dargli retta e a non avere dubbi sull’efficacia del vaccino, Bassetti afferma che, senza la terza dose, le prime due potrebbe potrebbero rivelarsi inutili o quasi con il passare del tempo.

Matteo Bassetti parla di terza dose

Secondo Bassetti è necessario mettere in sicurezza al più presto le persone che hanno più di 60 ani perché, se si controllano i ricoveri dei vaccinati, riguardano persone con più di 70 anni e con almeno un paio di patologie. Va bene vaccinare anche gli over 40, come ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza. Ma bisogna assolutamente privilegiare gli over 60, avverte il medico.

“Ho sentito dire nei giorni passati che uno su 10 di chi ha ricevuto due dosi non vorrebbe fare la terza. Questo è abbastanza paradossale. Perché non fare la terza dose per chi ne ha fatte due è come non averne fatta neanche una. – dichiara senza dubbi Bassetti – Dobbiamo cercare di dare questa raccomandazione. Perché la terza dose è il booster. Cioè è quello che rafforza in maniera diciamo quasi definitiva il sistema immunitario”.

“Ma senza la terza dose finisci per inficiare anche le prime due. – ammonisce ancora Bassetti – Soprattutto per quella popolazione (formata da fragili e over 60). Deve essere chiaro che il ciclo vaccinale si completa oggi con la terza dose. Se ne hai fatte due, è evidente che hai un ciclo di vaccinazione che è monco. E potrebbe anche non darti una copertura adeguata in una fase come questa dove abbiamo la variante delta che è assolutamente predominante. Quindi va bene il metodo di chiamare e prenotarsi. L’importante è che alla fine il risultato sia che il 100% di chi ha fatto due dosi, delle persone più avanti con gli anni, faccia la terza”, conclude l’infettivologo.

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