Da Salvini ha ereditato la poltrona, quella (caldissima) del Viminale. Ma al contrario del leader della Lega, che scorrazzava per l’Italia a caccia di voti dimenticando i suoi impegni, il nuovo ministro dell’Interno Luciana Lamorgese è descritta da tutti come una stacanovista, l’ultima a lasciare il palazzo la sera. In un’intervista a La Repubblica, ha voluto rispondere alle accuse che arrivano proprio dal suo predecessore, che continua a puntare sul tema dei migranti per consolidare il suo consenso tra gli italiani.
Da poco sono state inoltre “individuate 5 aree di transito alla frontiera dove il richiedente asilo viene ascoltato entro 7 giorni ed entro altri 2 arriva la decisione. Una procedura per quelle persone che eludono o hanno eluso i controlli, principalmente in seguito a sbarco autonomo”. Sui dublinanti in arrivo dalla Germania: “Una notizia totalmente priva di fondamento. Al momento ci sono trattative in corso ma niente di più”.
Un doppio colpo, dunque, a una propaganda salviniana falsa nelle sue accuse. La Lamorgese è poi intervenuta sul caso Segre dicendosi “sdegnata” per quanto accaduto. “Le adesioni mi hanno profondamente rattristata, è inaccettabile che, in un Paese che ha costruito la propria Carta dei Valori sul rifiuto di ogni forma di discriminazione, si tenti di riportare indietro le lancette dell’orologio.Liliana Segre: una lettera (da Auschwitz) per rispondere alle destre codarde