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Ucraina, Dario Fabbri replica a Fassina: “La Cina si mangerà la Russia”

La Russia è destinata a diventare un protettorato cinese. È questo il senso dell’analisi proposta da Dario Fabbri su La7. Il giornalista esperto di geopolitica si confronta a Omnibus con l’ex esponente del Pd Stefano Fassina. Fabbri spiega perché Mosca, indebolita dalla guerra che sta conducendo in Ucraina, non potrà che finire per pregare Pechino di comprare tutto il suo grano e i suoi idrocarburi. Ma il prezzo lo fisseranno i cinesi che, conclude Fabbri, alla fine si mangeranno i russi.

L’analisi di Dario Fabbri sull’Ucraina

“È vero che Draghi, da almeno dieci giorni a questa parte, sta seguendo la posizione di Macron e di Scholz. – puntualizza subito Dario Fabbri – Ma se un leader tedesco dice qualcosa che sia fuori dalla normalità gli americani ovviamente lo assalgono. Mentre un francese come Macron ha nettamente un margine di manovra maggiore. Draghi è un timido. Il governo italiano credeva di avere un discreto margine di manovra all’inizio di questa guerra. Poi gli americani lo hanno molto strattonato, gli hanno spiegato che non era proprio così. Però Draghi ha avuto coraggio lo stesso a Washington dicendo che la vittoria che possiamo ottenere in Ucraina la deve decidere Zelensky”.

foto IPP/imagostockXiamen 03-09-2017BRICS summit fra le maggiori economie emergenti. Nella foto Vladimir Putin presidente Russia con il presidente della Cina Xi Jinping. WARNING AVAILABLE ONLY FOR ITALIAN MARKET

“Draghi segnala la nostra posizione. Cioè che non devono essere gli americani a decidere per l’Ucraina. – prosegue Dario Fabbri – Il progetto di pace presentato dall’Italia è mediamente lunare, ma ha dentro di sé un tentativo genuino. E questo va lodato. Che cosa può succedere se non troviamo un compromesso? – l’analista risponde ad una obiezione di Fassina – Bisogna vedere quale compromesso. Ci sono conseguenze alimentari e strategiche globali ed è colpa della Russia che se l’è anche cercata e rischia di finire seriamente nelle grinfie della Cina”.

“La Cina nei prossimi anni se la mangia la Russia, perché Putin andrà col cappello in mano a Pechino a chiedere aiuto. Prendetevi buona parte dei nostri idrocarburi e il grano. I cinesi diranno benissimo, molto volentieri. Ma il prezzo lo faranno loro, perché insegnare a fare i mercanti ai cinesi è un’impresa che va oltre l’umano. Questo Putin lo sa molto bene ed è certamente un danno per l’Europa”, conclude Dario Fabbri.

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