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L’attacco choc del senatore 5S alla Germania: “Basta lezioni dai nipotini di Hitler”

Nei giorni scorsi a tenere banco era stata una polemica lanciata dal Die Welt, che aveva messo in allarme l’Ue sull’eventualità che i soldi destinati ad arginare la crisi economica finissero, in Italia, nelle mani della mafia, scatenando la reazione piccata di tutte le autorità politiche dello Stivale. Ora è arrivata la risposta, altrettanto di pessimo gusto, del senatore Cinque Stelle Elio Lannutti, che attraverso un post Facebook si è lanciato in un durissimo attacco alla Germania. 

“L’offerta della Merkel, sant’Angela patrona d’Europa? Su la testa: abbiamo subito fin troppo i diktat dei nipotini di Hitler e degli Stati canaglia suoi complici!” ha scritto sul proprio profilo Lannutti, commentando il titolo di un articolo di Famiglia Cristiana: “Pochi maledetti e subito, l’offerta della Merkel all’Italia in ginocchio”. Aggiungendo poi: “Die welt, il covid e la mafia italiana: chissà perché gli indignati a gettone che oggi si stracciano le vesti, non hanno protestato!”.Non è la prima volta, a dir la verità, che il senatore si lancia in invettive social francamente evitabili. Il 20 gennaio scorso aveva scatenato forti polemiche un post Facebook, poi rimosso, in cui Lannutti rilanciava un articolo che sosteneva come “le 13 famiglie che comandano il mondo” deriverebbero  dal “Gruppo dei Savi di Sion”.Dopo la pubblicazione del post contro la Germania, è intervenuto subito il leader di Italia Viva Matteo Renzi per prendere le distanze: “Dopo aver offeso gli ebrei e tutta la comunità civile con la riproposizione dei peggiori insulti antisemiti, uno squallido senatore del Movimento 5 stelle insulta oggi la Merkel e attacca gli amici tedeschi definendoli ‘nipotini di Hitler’. La mia solidarietà alla cancelliera, al popolo tedesco. Quel senatore non conosce la parola vergogna. Mi vergogno io per lui. E mi vergogno per il Movimento Cinque Stelle che non ha ancora espulso gente così”. Anche il Movimento 5S si è dissociato dal senatore. 

Al mare in delle gabbie di plexiglass? No grazie, possiamo farne a meno