Vai al contenuto

Migranti, 18 scafisti arrestati in Sicilia: intercettazioni agghiaccianti

Nuovo blitz contro i trafficanti di migranti che operano tra l’Italia e le coste africane. La procura distrettuale antimafia di Caltanissetta ha disposto infatti l’arresto di 18 persone, tra cittadini italiani e tunisini, con l’accusa di aver messo in piedi e gestito una rete di scafisti che operavano a bordo di piccoli motoscafi. I capi della banda sono considerati una coppia di tunisini che vivevano a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Agghiaccianti i colloqui tra i criminali intercettati dagli inquirenti. “Se ci sono problemi con il motore, buttateli a mare”, diceva ad esempio qualcuno dei capi.

Migranti, arrestati 18 scafisti in Sicilia

“Abbiamo individuato anche il livello finanziario dell’organizzazione. – dichiara il prefetto di Caltanissetta Francesco Messina che ricopre anche il ruolo di direttore centrale anticrimine della polizia – Questo determina l’importanza dell’indagine: per ogni viaggio, l’organizzazione incassava dai 30 mila ai 70mila euro. Il denaro, raccolto in Tunisia, veniva poi inviato in Italia, attraverso alcune agenzie internazionali specializzate in servizi di trasferimento di denaro, per essere poi successivamente versato su carte prepagate in uso ai promotori dell’associazione, i quali lo reinvestivano, per aumentare i profitti”, spiega il funzionario.

La procura diretta dal magistrato Salvatore De Luca contesta agli arrestati la partecipazione a un’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Con le aggravanti, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, “di avere esposto a serio pericolo di vita i migranti e di averli sottoposti a un trattamento inumano e degradante per trarre un profitto”.

Secondo gli investigatori della direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, la banda utilizzava imbarcazioni di piccole dimensioni, dotate però di potenti motori fuoribordo. I viaggi con a bordo il carico umano di migranti avvenivano fra le città tunisine di Al Haouaria, Dar Allouche, Korba e le province siciliane di Caltanissetta, Trapani e Agrigento.

Potrebbe interessarti anche: Migranti, la Ong Sos Mediterranee smentisce Piantedosi: “Costretti a chiedere aiuto alla Francia”